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Le pagelle di Wolfsburg-Napoli: nella tana dei lupi la ferocia è a tinte azzurre

Andujar 7,5: Un leader nelle parole – come ad inizio gara – e nei fatti, con una prestazione encomiabile. Sempre attento in ogni frangente, sicuro in uscita, superlativo in quelle basse. Provvidenziale allo scadere della prima frazione di gara quando con un sontuoso intervento ad una mano impatta sul montante la violenta conclusione di Schurrle, replica con un riflesso da antologia sull’incursione di Guilavogui nel secondo tempo.

Maggio 7,5: La condizione è brillante, come da tempo, le imprecisioni minime. Qualità e sostanza a giganteggiare sui diretti avversari, completamente annullati dal vice capitano partenopeo. Hecking nel corso della gara ruota le ali ma lo spartito non cambia, a spuntarla è sempre il numero 11 di Benitez. Eccellente anche in fase propositiva dove supporta con continuità la manovra partenopea, suo il numero che innesca Higuain in occasione del raddoppio azzurro.

Britos 7: Gara decisa, ricca di convinzione e concentrazione. Dost annichilito, identico il destino per Bendtner fino al guizzo dell’1-4 dove insieme ad Albiol viene colto alla sprovvista. Preciso e puntuale negli interventi, puliti e quasi mai fallosi.

Albiol 6,5: Dirige bene la retroguardia contro un attacco importante ed insidioso come quello tedesco. Costanti i raddoppi, ottime le chiusure. Sempre pronto all’anticipo, guardingo e puntuale badando poco ai fronzoli. Unica sbavatura sul goal della bandiera avversario.

Ghoulam 6,5:  L’incubo Felipe Anderson, la debacle dell’Olimpico è alle spalle. Tiene bene in copertura senza disdegnare le sue classiche falcate in avanti, innescando a più riprese insidiose sovrapposizioni sull’out mancino.

Inler 7: Solidità, filtro e piede caldo. Lucido negli appoggi e nel verticalizzare, ci mette sempre il fisico quando serve, pronto e deciso nello spezzare la manovra avversaria.

David Lopez 6,5: Qualche momento di buio con dei vuoti pericolosi a metà campo ma tutto cancellato da una prestazione importante da metronomo. Tempi giusti in impostazioni e tanta legna ad arginare la manovra degli uomini di Hecking.

Mertens 7: Le consegne di Benitez sono esigenti, il folletto belga lavora tantissimo sull’esterno dando un importante contributo al non semplice lavoro di Ghoulam in fase di non possesso. In avanti è talvolta impreciso, ma sempre brioso, imprevedibile e quando innesca il taglio giusto è sempre in grado di mettere i compagni in condizione di far male, come in occasione dello splendido assist per il goal di Higuain.

(Dal 59′ Insigne 6,5: Entra con la voglia di scompaginare, ulteriormente, gli ormai già pregiudicati equilibri del Wolfsburg. Danza sul pallone sempre pronto a creare pericoli e ad imbeccare i compagni. Il morbido pallone d’interno con cui invita Gabbiadini allo stacco per il quarto goal partenopeo è ormai un marchio registrato, una certezza.)

Hamsik 8: Prestazione da standing ovation e applausi a scena aperta. Grinta e qualità in un connubio perfetto. Una doppietta di platino a porre una serissima ipoteca sulle semifinali di Europa League. Tra primo e secondo tempo il copione non cambia, tempi d’inserimento da incorniciare e Benaglio battuto. A corredo una prestazione a 360°, fonte di gioco essenziale nella manovra azzurra, sempre pronto a giocare in massimo due tocchi per i compagni di reparto, un incubo per Naldo e compagni.

(Dal 75′ Gabbiadini 7: In un quarto d’ora una rete da centravanti puro, d’imbeccata prendendo in controtempo Benaglio, ed una traversa cercando il goal d’autore con la specialità della casa: il mancino dalla distanza. Si inserisce tra le linee sempre pronto ad incidere. Impossibile chiedere di più.)

Callejon 7: Abnegazione e impegno per tutti i novanta minuti. Tanto lavoro di sacrificio sulla destra dove con Maggio costruisce un meccanismo praticamente perfetto, imperforabile. Decisivo in avanti dove approfitta dello svarione avversario e serve ad Hamsik il pallone del 3-0.

Higuain 8: Una gara da fuoriclasse, a tutto campo, sempre pronto a marchiare con la propria impronta le azioni nella metà campo avversaria. Su perfetto lancio di Mertens brucia la marcatura avversaria, addomestica il pallone e batte Benaglio con un destro preciso tornando al goal dopo più di un mese. Morbido, sontuoso, il pallone per Hamsik a valorizzare una grande giocata di Maggio sull’esterno. Un gigante albiceleste a dettare legge nella bassa Sassonia.

(Dall’85’ Henrique: sv.)

Edoardo Brancaccio

Articolo modificato 25 Apr 2015 - 19:21

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Scritto da
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