Vai Napoli, è la notte giusta per ricominciare. Inseguendo un sogno lungo 26 anni

Ci sono partite che possono segnare, in positivo o in negativo, le sorti di una stagione: quella di stasera con il Wolfsburg è sicuramente una di queste. Si gioca su 180 minuti, l’obiettivo del Napoli è quello di tenere viva la qualificazione in vista del ritorno al San Paolo della settimana prossima.

BASTA POLEMICHE – Wolfsburg tappa fondamentale allora, come lo sono state finora Bilbao, Doha e Roma. In due occasioni il Napoli è uscito con le ossa rotte da questi appuntamenti col destino, intervallati dalla Supercoppa italiana alzata al cielo del Qatar. Bisogna mettere da parte le polemiche dei giorni scorsi, e vanno apprezzate in tal senso le parole di Insigne, che in conferenza stampa ha gettato acqua sul fuoco per una decisione, quella del ritiro ad oltranza, che in realtà la squadra non ha ben digerito. Stasera si va in campo senza retropensieri, in cerca di quell’obiettivo, una semifinale europea, che da queste parti manca da tanto, troppo tempo: era il 1989 quando gli azzurri guidati da un superbo Maradona vinsero la Coppa Uefa.

ABBONDANZA IN ATTACCO – Tra il dire e il fare però c’è di mezzo il Wolfsburg: i tedeschi, secondi in classifica in Bundesliga, sono temibili sotto tutti i punti di vista. Eppure in difesa lasciano sempre qualcosa agli avversari: bisognerà approfittarne per provare a segnare e mantenere in gioco la qualificazione. Sarà soprattutto in attacco allora che Benitez dovrà fare le scelte più giuste. Insigne ha parlato ieri in conferenza, ma questo non è garanzia di un impiego dal primo minuto, eppure il tecnico ci sta pensando. Sta bene Lorenzo, lo ha dimostrato nei pochi minuti giocati domenica con la Fiorentina. Magari non avrà i 90 nelle gambe, ma il suo apporto potrebbe risultare fondamentale nell’arco della partita. Andujar in porta allora, Maggio, Albiol, Koulibaly e Ghoulam la linea difensiva; David Lopez e Gargano gli argini di un centrocampo che dovrà sostenere le bocche da fuoco azzurre. E qui Benitez ha l’imbarazzo della scelta: Callejon e Gabbiadini si giocano una maglia, Hamsik dovrebbe partire titolare a scapito di de Guzman, così come Mertens, con Insigne leggermente dietro per una maglia da titolare. Davanti a loro Gonzalo Higuain che, dopo il chiacchiericcio di gossip dei giorni scorsi, vuole scrollarsi da dosso una fastidiosa allergia al gol che sembra averlo colpito da qualche tempo a questa parte. Spalla a spalla allora, magari rispolverando un altro modo di dire: “si può fare”, il Wolfsburg è forte, non imbattibile.

Vincenzo Balzano

Twitter: @VinBalzano

 

 

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