Nella notte delle stelle e dei desideri, dei tabù sfatati e della storia scritta e riscritta, torna a brillare il nome di Lorenzo. Stava scalpitando, stava soffrendo, si stava mangiando le mani per dimostrare a tutto e a tutti che lui, Insigne, era tornato. Più forte di prima? A vedere le sue azioni sembra proprio di sì ed anche Wolfsburg lo conferma.
Il cross che pennella per la testa di Gabbiadini è perfetto, finalmente. Così come la sciabolata verso Callejon, domenica scorsa contro la viola al “San Paolo”. Il dribbling, la velocità, la determinazione sono quelli di una volta. Lo spunto a rientrare, marchio di fabbrica della casa, è il solito, mai perso e dolcemente ripresentato.
Insomma, signore e signori, Lorenzo Insigne è tornato. A pieni voti. In piena forma. E con un ginocchio che, come confermato dalla staff medico, “è come se non fosse mai stato operato”, a soli cinque mesi da quella giornata incubo. Un plauso ed un applauso grandissimo ad un ragazzo che non ha mai mollato, anzi. Con sudore e determinazione, con un girone di distanza, è tornato a piena disposizione di Benitez, voglioso di portare il Napoli in alto, pronto per fare ancora la differenza contro ogni avversaria.
Senza fare la voce grossa, senza protagonismi, senza battute fuori luogo. Benitez può rallegrarsi: sulla fascia sinistra c’è un’arma in più a disposizione. E non è detto che, con un calendario così fitto in impegni, non arrivi un posto da titolare per Lorenzo. In fondo, se lo merita davvero.
Raffaele Nappi
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