Spettacolo alla Volkswagen Arena tutto di marca partenopea. Napoli mai vincente in terra teutonica nella sua storia, neanche ai tempi aurei, che schianta, annichilisce, la seconda forza della Bundesliga. Partita mai esistita, azzurri devastanti, sontuosi. Imprendibili nelle ripartenze e perfetti nell’annullare le fonti di gioco avversarie.
Dominanti – Un 1-4 a domicilio che passa dalle parate e dalla sicurezza di Andujar, la prestazione perfetta di Maggio, l’impeccabile spartito dei difensori centrali. Ottimo il lavoro in mediana, con Inler e David Lopez a dominare sui diretti avversari, lucidi, precisi, perfetti a fungere da frangiflutti in maniera puntuale, con cadenza costante. In avanti fondamentali Callejon e Mertens, enorme il lavoro in copertura e sempre pronti a supportare i compagni, entrambi autori di un assist a testa. C’è gloria per Insigne, il cui ritorno ha portato in dote una forma smagliante, una rapidità di gamba e di pensiero inimmaginabile dopo un infortunio così grave come quello patito dal numero 24 partenopeo. Secondo assist consecutivo, questa volta per la testa del subentrato Manolo Gabbiadini, tempi d’inserimento da centravanti vero per lo 0-4 che mette in ghiaccio partita e discorso qualificazione. Per l’ex Samp anche l’ennesimo legno, sempre con una bordata dalla distanza con il suo sinistro al tritolo. Un collettivo impeccabile, ma la copertina è per la coppia che ha spezzato la partita, 3 goal ed un assist in due. La vera e propria chiave di volta del trionfo partenopeo, un pari merito d’eccezione: Gonzalo Higuain e Marek Hamsik sono i migliori in campo della sfida di stasera.
Panzer partenopei – Dei carri armati a sgretolare la retroguardia di Hecking. Duettano alla perfezione, si cercano e si trovano con disinvoltura e meccanismi da incorniciare. Il Pipita la sblocca su perfetto invito di Mertens, addomestica il pallone e batte Benaglio con un destro deciso, a spegnere un digiuno che durava dalla tripletta alla Dinamo Mosca. Arriva poi il tempo di Marekiaro che brucia i centrali tedeschi e approfitta di un assist col contagiri di Higuain, un inserimento rabbioso, con il piglio e la verve del miglior repertorio del capitano azzurro. Per il numero 17 di Banska Bystrika la doppietta personale arriva con l’ennesima incursione da antologia, sfruttando al meglio l’appoggio di Callejon. Per entrambi una gara a tutto campo, uomini ovunque nella metà campo avversaria, pronti a finalizzare e a supportare la manovra, una gara da veri top player a dilaniare le certezze della seconda forza di Germania. I veri lupi, feroci, questa sera sono loro.
Edoardo Brancaccio.