Mentre nella testa dei calciatori e dei tifosi rimbomba ancora l’eco della straripante vittoria in terra tedesca, è già tempo di campionato. E domenica il Napoli fa visita al Cagliari in trasferta: al Sant’Elia, contro i resti della Zemanlandia sarda (mai decollata, per la verità), bisogna dare seguito alla vittoria casalinga di sette giorni fa con la Fiorentina.
WOLFSBURG COME DOHA – Ve lo avevamo detto in sede di presentazione del match (clicca qui): i quarti d”Europa League avrebbero potuto somigliare alle tappe di Bilbao e Roma in negativo, a quella di Doha in positivo. La vittoria, e soprattutto il modo in cui si è vinto, possono rappresentare il propellente necessario per un grande finale di stagione. Lo stesso in cui disse di credere Aurelio De Laurentiis dopo la sconfitta in Coppa Italia con la Lazio, che sancì l’addio alla competizione dei campioni in carica.
CONTINUITA’ – A Cagliari per vincere allora, per ritrovare continuità di risultati positivi e per provare a dare un senso a questo finale di stagione che altrimenti rischia di concentrarsi solo sull’Europa League, con tutte le conseguenze, nefaste, che deriverebbero da un’eventuale eliminazione. Perchè sette e otto punti di distacco, rispettivamente da Roma e Lazio, possono essere tanti certo, ma fin quando c’è una possibilità di agguantare una delle due, è giusto coltivarla. Vincere aiuta a vincere. Fosse anche solo per preparare al meglio l’Europa League.
Vincenzo Balzano
Twitter: @VinBalzano