Tornare a correre, a trecentosessanta gradi, in tutto e per tutto per un rush finale da sogno. Dopo i fasti di Wolfsburg, il Napoli ci crede ed è pronto a tutto, ancor più in seguito alla sconfitta della Lazio per mano di un’inarrestabile Juventus: la scalata in classifica per conquistare un piazzamento Champions è sì complessa ma ancora possibile e per poterla attuale bisognerà conquistare l’intera posta in palio sin da oggi.
LA SETTIMANA. Gli ultimi sette giorni sono stati stupendi ma complicati in casa Napoli. Dopo la stupenda vittoria interna in casa contro la Fiorentina, non era scontato confermarsi anche in Europa, nella tana dei lupi tedeschi. La paura di fallire un altro obiettivo importante non ha però preso il sopravvento, con la grande carica di una squadra motivata a palesare anche in campo internazionale tutto il proprio valore. Un ghiotto 4-1 per Higuain e soci ha scacciato via le restanti polemiche mettendo una seria ipoteca sulla semifinale di Europa League in attesa del match di ritorno e di acquisire questo ritmo da macchina da guerra anche in campionato. Da non dimenticare poi il silenzio stampa ed il ritiro, entrambi ad intermittenza: il primo è stato sospeso in rispetto delle norme Uefa, il secondo ammorbidito in attesa della risposta del campo oggi a Cagliari.
LA CLASSIFICA. Si, perché a Cagliari non si può proprio sbagliare. Anche un pari sarebbe considerato un grave passo falso. C’è da vincere e, volendo anche convincere, nonostante al momento sia solo il risultato ciò che conta. La classifica infatti parla chiaro: la Lazio si è fermata contro la Juventus e dopo una striscia positiva di vittorie da record, proprio contro la squadra che dovrà affrontare in finale di Coppa Italia ed in Supercoppa. Un contraccolpo psicologico non da poco insomma. Ma non solo: anche la Sampdoria non ha conquistato l’intera posta in palio, portando a casa uno scialbo punto interno contro il Cesena. La zona Champions resta lì a sette punti, in attesa della Roma, impegnata alle 15 contro l’Atalanta, dei partenopei e soprattutto degli scontri diretti di fine stagione che potrebbero ancor più cambiare le carte in tavola.
I PRECEDENTI. Al contempo, non c’è assolutamente da sottovalutare un Cagliari che non ha nulla da perdere e giocherà con il sangue agli occhi tra le mura amiche, in un clima rovente e di contestazione. Anche i precedenti parlano chiaro: al Sant’Elia c’è da non fidarsi e lo ricordano bene i tifosi azzurri che ne gli occhi hanno ancora ben vivide le immagini di gare complesse, scontri maschi e spietati, a volte trasformati in sogno, altre in incubo. Per ricordarne alcuni, nel 2008 un 2-1 subito in rimonta e tutto nel finale con Matri e Conti. O ancora, per addolcire la pillola, il 3-3 al fotofinish nel 2009 con i partenopei che si fanno rimontare due gol, superare e Denis che riconquisterà il pareggio all’ultimo respiro. Tra queste però anche lo splendido 0-1 tutto azzurro con un’indimenticabile cavalcata di Lavezzi al 94′. Era il novembre 2010, si soffriva e si gioiva proprio come il Napoli di questa stagione.
Alessia Bartiromo
RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo modificato 19 Apr 2015 - 10:04