Il tecnico del Napoli, Rafa Benitez, ha parlato in conferenza stampa da Castel Volturno, come previsto dal consueto cerimoniere dell’Uefa prima delle partite.
Come hai preparato la squadra per la partita di domani?
“Sappiamo che loro sono forti, che hanno vinto contro il Bayern segnando quatto reti. Sappiamo che sono pericolosi in attacco. Noi dobbiamo giocare come all’andata e cercare di fare gol. Rispettiamo la loro squadra, il loro attacco e il loro centrocampo”.
Come sta Hamsik?
“Bisogna analizzare quante doppiette ha fatto e con chi le ha fatte. La scorsa stagione ne ha fatte col Chievo, lui ha libertà in campo e a volte va bene e a volte va male. L’infortunio é stato importante, ma ha sempre giocato bene”.
Quale è il tuo punto di vista sul ritiro?
“La stessa idea di prima. Se la scorsa stagione si vinceva senza ritiro credo che non abbiamo bisogno del ritiro. Il Barcellona é arrivato allo stadio alle 19.15, il Cagliari é andato in ritiro e ha perso. Con Roma e con la Lazio non si é perso perché non eravamo in ritiro. In trasferta il ritiro é giusto. Se giochi 60 partite in stagione é meglio vedere la famiglia tutti i giorni che i compagni. Se le cose non vanno bene é meglio vedere la famiglia. Ieri abbiamo avuto un confronto con il presidente. Dobbiamo ringraziare Bigon perché ha messo tutto sul giusto binario. Tutti dobbiamo ringraziare Bigon”.
C’è già stato un approccio con De Laurentiis per il rinnovo?
“Dopo la partita con il Cagliari ci siamo ripromessi di incontrarci per parlare del business plan. Lo faremo quanto prima. Non è assolutamente vero, come leggo oggi, che sono già al Manchester City. Io sono qui e cerco di gestire al meglio questi ragazzi”.
Quali sono le percentuali di una sua permanenza?
“Devo fare un incontro con lui, ora dobbiamo concentrarci sui risultati e sul Wolfsburg. Rinnovo il mio invito: bisogna essere spalla a spalla fino alla fine, ricordiamoci che l’ultima partita è con la Lazio al San Paolo. Se riusciamo ad accorciare, possiamo giocarci il secondo o il terzo posto. E anche l’Europa League è un modo per arrivare in Champions, cosa che servirebbe molto al Napoli per migliorare la squadra l’anno prossimo”.
Se il business plan sarà molto importante, le possibilità di rimanere ci sono?
“Ho dimostrato per tanti anni di essere molto professionale. Vincere domani con il Wolfsburg è fondamentale, ma dobbiamo concentrarci anche sul campionato. Contro la Lazio abbiamo meritato di vincere, saremmo già in finale di coppa Italia. Non è così, lasciamo un trofeo ma guardiamo avanti con fiducia. Vedo una squadra unita, con l’interesse comune di fare bene. Il Napoli è un patrimonio della città, dei tifosi, e io voglio che i tifosi siano orgogliosi alla fine della stagione. Se il business plan sarà importante, lo analizzerò, parlerò con la mia famiglia e deciderò. Ma ora sono concentrato solo sul Napoli”.
Quale sarà la tempistica della tua decisione?
“Credo che la prossima settimana potrebbe esserci quest’incontro. Meglio quanto prima”.
Per queste due gare con Wolfsburg e Samp farai turnover?
“Noi analizziamo ogni partita ogni calciatore. Maggio domani poteva essere titolare ma non c’è, perchè è malato. Tutti sono pronti a giocare, ma oggi non so chi scenderà in campo. Oggi ho parlato con i magazzinieri, lo staff medico di come é difficile arrivare dove siamo adesso. La crescita c’è stata, ma dobbiamo ancora fare meglio. Higuain vuole vincere ogni partita e se segna è meglio. Con il Cagliari abbiamo deciso insieme la sostituzione. É concentrato su come fare bene domani”.
La squadra è unita?
“Tutti vogliamo vincere non solo questa ma tutte le partite. Dimostrare che il risultato dell’andata non sia stato un avvenimento ma che sia il valore della squadra é importante. La squadra é stata sempre unita, dopo il ritiro a Dimaro abbiamo perso contro il Bilbao ed eravamo uniti. A volte la testa non va, alla prima difficoltà hanno mollato. É importante avere al proprio fianco la famiglia in una stagione con 60 partite. Tanti allenatori mi danno consigli ma nessuno ha gestito una squadra con 60 partite. E’ importante avere al proprio fianco mogli e figli così com’é importante ogni tanto fare due-tre giorni di ritiro. Se dobbiamo tornare agli anni settanta io non sono d’accordo. Adesso abbiamo una squadra tranquilla e dobbiamo andare avanti. Con il Liverpool abbiamo comprato un giocatore importante ma dopo pochi mesi dovette andare via perché non c’era la testa: non aveva mogli e figli con lui”.
Nei prossimi 40 giorni questa situazione di incertezza rischia di togliere qualcosa alla squadra?
“Si leggono e si sentono tante cose sul mercato. Noi dobbiamo estraniarci e pensare solo a lavorare. Io provo sempre a dire la verità o almeno a non dire bugie”.
Come sta Callejon?
“Il talento si sfrutta con la fiducia. Questo è un gruppo fantastico, ha disciplina, gli manca solo un po’ di esperienza per salire di grado. Io cerco di correggere i loro errori, sarò soddisfatto io e saranno soddisfatti loro”.
Firmeresti oggi per una Supercoppa Europea con te in panchina contro la Juve?
“La cosa più importante per me è ottenere risultati ora”.
Quanta differenza c’è tra le prestazioni del Napoli in questa settimana e le altre?
“Siamo ancora la squadra che tira più in porta. Ogni partita creiamo 7-8 occasioni, ma per un certo periodo non le abbiamo realizzate in gol. Anche quando abbiamo perso la squadra ha creato, ma i nostri attaccanti non sono riusciti a finalizzare, cosa che invece è successa nelle ultime tre partite”.
Il tecnico del Dortmund Klopp ha ricevuto un saluto straordinario. Se dovesse essere addio tra Benitez e il Napoli, vuole fare altrettanto?
“In Inghilterra, alla fine della stagione, allenatore e squadra fanno un giro di campo per ringraziare i tifosi e ricevere il loro ringraziamento. In Italia questo di solito non si fa, vedremo alla fine cosa succederà”.
Per far restare Benitez, serve un business plan da scudetto?
“Dopo 25 anni questa squadra ha vinto tre titoli, due con me. Se possiamo alzare il livello è meglio, questo crea prestigio alla società. Vogliamo crescere di più, gestendo sempre al meglio il fair play finanziario. Ora bisogna capire se possiamo continuare così o magari avvicinarci alle squadre più forti. I tifosi vogliono questo, ma è un processo che deve essere fatto per bene”.
Dai nostri inviati a Castel Volturno Antonio Manzo, Alessia Bartiromo, Francesca Di Vito
Articolo modificato 22 Apr 2015 - 13:38