L’ex esterno del Napoli Andrea Dossena, ora al Leyton Orient, ha raccontato al Corriere dello Sport lo spiacevole evento capitatogli due settimane fa nei magazzini Harrods di Londra, dove è stato accusato di furto. Il giocatore si è subito discostato dalle accuse. Nonostante ciò l’evento ha sollevato un gran polverone. Ecco quanto evidenziato da SpazioNapoli.
NON SO COME SIA POTUTO ACCADERE – “Abito vicino ai noti magazzini Harrods e sono andato a fare un giro con la mia famiglia. Siamo arrivati alla cassa ed ho pagato, senza aver notato che nella borsa c’era anche una confezione di bresaola ed un barattolo di miele. Non me ne sono accorto e li ho lasciati lì. All’uscita siamo stati placcati come dei terroristi. Io ero ovviamente incredulo, non solo per il gesto, ma perché non mi rendevo conto cosa stesse succedendo e perché ciò accadesse. Non avevo ancora percezione dell’errore“.
PROBLEMI CON I DOCUMENTI – A Dossena gli agenti hanno subito chiesto i documenti per l’identificazione, ma qui altro problema. “Avevo lasciato i documenti a casa e ci hanno portato in caserma, dove ci hanno tenuto fino alle dieci e mezza della sera, incuranti delle esigenze di un bambino di due anni e mezzo, senza farlo nemmeno mangiare. Ero preoccupato per Debora e per Romeo, la svista è stata esclusivamente mia. Ma la loro presenza è stata anche la mia fortuna, Debora è una roccia. Poi è stata confermata la mia assoluta buona fede anche dalla Polizia e dopo due giorni il caso è stato chiuso“.
AVVIATE AZIONI LEGALI – Dossena, però, ha avviato delle azioni legali. “Semplicemente perché penso sia giusto tutelare l’immagine mia e dei familiari. Abbiamo vissuto momenti di grave disagio. Ora, comunque, sono tranquillo, è acqua passata. Ritengo però completamente ingiusto il caos mediatico che è venuto fuori. Non c’è stata privacy e neanche rispetto. E’ stata una ricostruzione fantasiosa e mi sono ritrovato nei titoli: Dossena ladro. Come se fossi andato a rubare un Rolex“.
NON SI CAMBIA VITA – Comunque sia, per Dossena non ci sarà l’addio all’Inghilterra. “Non cambia nulla – ha detto – perché noi abbiamo scelto di vivere a Londra, che è stupenda. Abbiamo una bella casa, abbiamo imparato bene la lingua. E Romeo non solo va all’asilo ma è iscritto anche ad una scuola calcio“.
Articolo modificato 23 Apr 2015 - 11:10