Wolfsburg battuto, semifinale acciuffata. Il sogno continua

La serata forse più importante da anni. Una serata sicuramente paragonabile a quelle di Champions dell’era Mazzarri o più recenti con Benitez in panchina. Alle porte di una semifinale che manca da troppi anni da Napoli e dal San Paolo.

La sfida dell’andata ha lasciato il sapore dolce dell’impresa, il ritorno sembra invece un aperitivo con trabocchetto. I tedeschi sono squadra forte in attacco e capaci di imprese importanti. Mai prendere sotto gamba impegni del genere, un gol e può cambiare il volto della partita. Benitez ha l’esperienza per caricare la squadra e veicolarla verso il traguardo più ambito.

Guerra teutonica – Partono a razzo i tedeschi provando ad imprimere un ritmo forsennato al match. Wolfsburg a mille che rischia di passare in vantaggio già nel primo minuto di gioco con un nome noto ai tifosi azzurri. E’ Perisic a colpire da due passi ed a trovare pronto Andujar. I teutonici avversari azzurri prendono il sopravvento ed il pallino del gioco, come era prevedibile. Tanto gioco, accelerazioni, agonismo ed un paio di occasioni per sbloccare quel risultato che il Napoli vuole tenere a tutti costi congelato. Bendtner l’ex bianconero, il più pericoloso, attentissimo Andujar che urla a ripetizione contro i compagni rei di chiudersi troppo all’indietro. Segni di risveglio azzurro poi allo scadere, si accende Higuain che per poco non trova il vantaggio nell’unica occasione in cui il Napoli fa capolino. Si chiude la prima frazione di gioco con un pareggio dal sapore di mezza semifinale.

A tre sfide dal sogno – Segnali di risveglio all’inizio del secondo tempo. Cinque minuti folli in cui gli azzurri trovano il vantaggio. E’ prima la la premiata coppia Mertens-Callejon che per poco non trova la rete, poi è proprio lo spagnolo a trovare il vantaggio. Splendido il contropiede azzurro, perfetto il lancio di Higuain per l’accorrente esterno che insacca complice un rimpallo a scavalcare Benaglio. Sbloccato il risultato gli azzurri sembrano liberi e giocano sul velluto. Benitez manda nella mischia Insigne per Hamsik ed il folletto azzurro pennella sul piede di Higuain un pallone perfetto. Estremamente altruista Gonzalo che appoggia in area per l’accorrente Mertens che con un doppio colpo tramortisce i tedeschi. Sei gol di passivo sembrano sul serio tanti per questi giovanotti arrivati dalla fredda Germania così i giocatori azzurro decidono di addormentarsi per cinque minuti. Ne bastano tre per segnare due gol e portarsi nuovamente sul pareggio. Prima Klose (omonimo del laziale ma difensore) di testa sfrutta la solita dormita azzurra, poi Perisic per il due a due. La certezza è che Benitez non avrà apprezzato.

Si va in semifinale, si corre verso un sogno che ha al momento il nome di una città, Varsavia.

Antonio Picarelli

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