Andujar 6: Può poco in occasione dei due gol della Samp, risponde presente ad inizio gara ai primi affondi avversari. Per il resto gestisce le minime preoccupazioni per la retroguardia azzurra.
Henrique 6,5: Benitez lo preferisce al Mesto visto in grandi difficoltà nel duello con Perisic nella sfida di Europa League. Ripaga la fiducia con una prestazione accorta, precisa, dove mostra tutte le qualità mostrate nel ruolo nella scorsa stagione. Dalle sue parti agli avversari concede davvero poche speranze.
Albiol 6: Tanta sfortuna in occasione del vantaggio della Samp, dove deposita in rete il pallone “servito” da Eder. Rimedia comunque all’errore con una gara dove non concede mai spiragli ad Eto’o e compagni.
Britos 6,5: Ancora una gara impeccabile per il centrale uruguaiano, unico neo l’ammonizione lampo, sempre preciso nei tempi d’intervento. Annulla senza possibilità di appello le velleità dell’attacco di Mihajlovic, prova – senza fortuna – a rimediare all’errore di Ghoulam in occasione del vantaggio avversario.
Ghoulam 6: Macchia la sua gara con la grave distrazione in occasione del vantaggio doriano, dove viene preso alle spalle da un guizzante Edèr. Unica lacuna in una gara dove comunque garantisce la sufficienza, non soffre praticamente mai, garantendo anche una discreta spinta sull’out mancino.
David Lopez 7: Giganteggia sulla mediana doriana con personalità, sempre al posto giusto, uomo ovunque del centrocampo azzurro. Detta i tempi, sempre pronto ad impostare ed innalza un muro invalicabile a metà campo, mai una sbavatura. Cerca anche la rete a più riprese, rendendosi pericoloso sui corner e da fuori area.
(Dal 75′ Gargano: sv)
Jorginho 6,5: Gara ordinata, svelto nel rendere arioso il fraseggio azzurro a centrocampo. Garantisce un contributo prezioso fatto di una gestione della palla preciso e accorto. Minimi i palloni sprecati, si adopera anche in fase di non possesso.
Insigne 7,5: Fascia al braccio portata con impegno, abnegazione e fantasia sulla sinistra. Continua la ricerca della giocata, cerca sempre la profondità, in verticale o sull’esterno non fa differenza. Impagabile il lavoro difensivo, fa praticamente ammattire De Silvestri e compagni Il ritorno al goal dopo l’abisso iniziato al Franchi in una sera di novembre e da cui è emerso con caparbietà è un gioiello d’inestimabile bellezza: ruba palla a metà campo, punta la rete e supera Viviano con un destro dalla precisione chirurgica.
Gabbiadini 7: Torna titolare affrontando il suo passato, lo fa dilaniando le linee della retroguardia blucerchiata. Crea superiorità numerica, partecipa ottimamente al fraseggio offensivo. Finalizza e supporta, colpisce, di destro, con la complicità di un Viviano per nulla impeccabile siglando il pari azzurro. Il tacco con cui serve Higuain spianando la strada all’argentino per il 2-1 è da antologia.
(Dal 66′ Hamsik 6,5: Subentra a Gabbiadini e dà il proprio contributo allo spettacolo offerto dall’attacco partenopeo. Offre un pallone sublime a Higuain al 78′ ma il Pipita non finalizza. Guadagna, atterrato da De Silvestri, il rigore che mette definitivamente in ghiaccio l’incontro)
Callejon 6,5: La lucidità negli ultimi venti metri non è quella delle ultime apparizioni, lo sono passo, piglio ed incisività. L’asse con Henrique va a meraviglia, accorcia in difesa e affonda con grande efficacia, manca solo la fortuna sotto rete.
Higuain 7,5: Si carica gli azzurri sulle spalle fin dai primi scampoli di gara, trovando un Viviano reattivo a chiudere una sua bordata da fuori area. Incontenibile, serve Gabbiadini in occasione del pari, decide poi di prendersi la ribalta approfittando dell’invito sul velluto del numero 23, battendo a rete con un destro violento e preciso. Il rigore realizzato prima di lasciare spazio a Zapata è il perfetto epilogo ad una serata perfetta. Ancora una gara da trascinatore per il Pipita, puntero e uomo squadra.
(Dall’82’ Zapata: sv)