“Tra moglie e marito non mettere il dito”. Così recita il detto e giusto sarebbe prenderne atto, se non fosse che le parti in questione sono già da tempo sotto ai riflettori. E’ una guerra a distanza, come nei migliori matrimoni all’ultimo giro di boa. Con l’acqua alla gola non è facile trarre conclusioni, né assumersi le colpe. Anzi, scaricarle e lavarsene le mani è ormai arte comune dei migliori protagonisti di questa storia. Da una parte, la versione risaputa del presidente Aurelio De Laurentiis, dall’altra il silenzio di Benitez, che finora ha sempre saputo e voluto metterci la faccia.
LA VERITÀ NASCOSTA – Da aprile a maggio, la questione futuro continua ad essere posticipata, in attesa di quel business plan che tarda ad arrivare. Messaggi, chiamate e poi un incontro tra le mura del centro sportivo di Castel Volturno, dove le parti hanno discusso e provato a mettere nero su bianco, tra parole e promesse. In queste ultime le speranze riposte da Aurelio De Laurentiis che, ancora una volta, lascia sognare in grande stile. Parole e progetti, in attesa poi dei nomi, che dovrebbero convincere Rafa Benitez a rinnovare il contratto azzurro e sedere ancora sulla panchina del Napoli. Lo spagnolo, però, prende tempo e non si esprimerà prima del parere della sua dolce metà, che dell’Italia ha sempre voluto saperne poco. Stadio, vivaio, strutture, rinnovi e tanto altro ancora. Un futuro fatto di parole che, al suo approdo ai piedi del Vesuvio -ormai due anni fa-, il tecnico Madrileno avrà già avuto modo di ascoltare. Quelle di stima poi, che non potevano mancare, nel clima surreale e insolito che vede imporre il silenzio stampa al club per intero, fatta eccezione però per il patron di casa Napoli che, così facendo, può concedersi il lusso di raccontare un’unica verità: la sua.
DIRITTURA D’ARRIVO? – Così è e continuerà ad essere, tra un’indiscrezione e una telefonata. La firma potrebbe arrivare nell’incredulità della piazza, che ormai si è già rassegnata e ha messo fine alla storia azzurra. O forse no, il copione sarà rispettato come successo in precedenza con Walter Mazzarri, sedotto e abbandonato dopo le imprese degli anni partenopei. Nessun paragone tra i due tecnici, eppure la storia sembra ripetersi ancora, tra le orecchie da mercante di una parte di città e la consapevolezza di chi invece merita rispetto e chiarezza in vista di un futuro degno di tanta passione e amore. E a poco serviranno il susseguirsi di flash e indiscrezioni, solo il tempo tirerà le somme e accenderà la luce in casa Napoli, in attesa di scoprire se questo matrimonio s’adda ancora fare.