Questa mattina siamo andati al Centro Direzionale di Napoli, colpiti dal bar intitolato “Juve Merda” che abbiamo riportato con alcune foto esterne gli scorsi giorni. Ebbene, ci aspettavamo di trovare un localetto piccolo aperto con chissà quali attese promozionali. Si sa che in questi giorni di crisi ogni idea è buona per risollevare l’economia e per lanciare un’attività. Invece, ci siamo dovuti ricredere, perché dietro questo bar c’è una vera e propria pagina di storia napoletana ed azzurra.
Il nome magico su cui ruota tutto è ovviamente Diego Armando Maradona. E questo bar è amministrato da chi Diego lo conosce davvero bene, possiamo dire un suo amico vero. Stiamo parlando di Angelo Marchetti, un nome che per chi frequenta lo stadio San Paolo non dovrebbe essere sconosciuto. Lui, infatti, insieme a Massimo Vignati è uno dei responsabili dello storico club Napoli dedicato a Saverio Vignati, ex custode dello Stadio San Paolo ai tempi proprio del Pibe de Oro. Angelo Marchetti è il nipote di Vignati e di Lucia Rispoli, la tata che lavorava in casa Maradona e che lo stesso argentino definisce come la sua “mamma napoletana”.
Angelo ci ha aperto le porte di questo suo bar, che oltre ad essere un punto di ritrovo, è un museo di cimeli storici azzurri. Si passa dalle scarpe che Maradona ha indossato nel giorno della sua presentazione a Fuorigrotta sino al contratto che lo stesso ha firmato nel suo passaggio dal Barcellona a Napoli. Per non parlare poi delle magliette, ovviamente autentiche, che lo stesso D10s ha lasciato in eredità a questa famiglia.
Come responsabili poi di un Napoli Club, i gestori di questo bar sono anche sempre presenti quando c’è da andare in trasferta. Non se ne sono saltata una ci dice Angelo Marchetti e contro ogni tipo di scaramanzia ci hanno fatto sapere di aver già acquistato il viaggio aereo per Varsavia.
Il bar Juve Merda quindi essenzialmente non esiste. Esiste solo il club Saverio Vignati e questo è il suo punto di ritrovo. Il titolo così caloroso esprime soltanto un pensiero tra l’altro più che condiviso tra tutti i tifosi del Napoli.
Eppure, la vita non è solo calcio per la famiglia Vignati e per per Angelo Marchetti. C’è anche spazio per attività che travalicano il campo del pallone, come ad esempio il pieno supporto che danno alla famiglia Esposito ed alla signora Antonella Leardi in tutte le sue attività. Proprio la mamma di Ciro li ha menzionati nei ringraziamenti del suo libro “Ciro Vive”.
Altra cosa da raccontare è il modo con cui queste persone vivono lo stesso ambiente dello stadio. “Essere ultras vuol dire andare allo stadio, tifare la propria squadra e far sì che anche gli avversari possano tifare in santa pace la propria squadra”. E’ il pensiero che ci ha detto Angelo e che lo stesso mette in pratica sia nel suo bar sia al San Paolo. E’ per questo motivo che nei distinti superiori spesso e volentieri vediamo gruppi di tifosi di altre squadre, assistere con gioia e con rispetto alla partita.
Insomma, per farla breve, ci aspettavamo da oggi la realizzazione di un servizio basato su un’idea commerciale per arrivare a fine mese. Siamo andati via dal Centro Direzionale con quel bel sapore di chi capisce che anche a Napoli esiste il tifo bello e giusto e che anche a Napoli è possibile creare un punto di aggregazione forte, pacifico e passionale intorno al calcio.
G. Sgambati
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