Rabbia e amarezza si respirano a Napoli. Brucia enormemente, infatti, la beffa del goal irregolare subito a poco più di dieci minuti dal termine di una partita condotta saggiamente dagli azzurri. Ci ha pensato l’arbitro a incanalarla su un binario differente convalidando a Seleznyov il tap-in in fuorigioco da due passi. Una delusione cocente per i partenopei che potrebbe avere ripercussioni sulla gara di ritorno.
Al momento, però, si cerca di non pensare troppo a ciò che sarebbe potuto essere e che non è stato. Il monito è arrivato innanzitutto dal capitano Marek Hamsik, che, rispondendo ai microfoni di Mediaset, ha sottolineato come attualmente non si possa far nulla per annullare la rete di Seleznyov. Andare avanti senza guardare indietro: questo è il proposito in casa Napoli, rimarcato anche dalle parole a caldo di Benitez. Il pensiero è rivolto sì alla semifinale di ritorno in Ucraina, ma anche al Parma, da non sottovalutare malgrado l’aritmetica retrocessione in B.
Della gara con la Dnipro può essere salvata la supremazia sia territoriale (69% il possesso palla) sia dal punto di vista delle conclusioni (20-5). Un altro fattore incoraggiante in vista del ritorno è la consapevolezza che anche un muro ben eretto come quello della Dnipro, nella figura del centrale Douglas, possa crollare da un momento all’altro. Ultimo segnale positivo, le palle inattive come arma da sfruttare, un punto debole trasformato per l’occasione in punto di forza.
Andare avanti subito, pensando al futuro: prima tappa Parma, con un turnover che sembra già annunciato, quasi scontato. Poi si volerà a Kiev, per disputare la gara di ritorno di una semifinale che si è rivelata più insidiosa del previsto ma che può ancora incanalarsi su un binario favorevole.
Vittorio Perrone