Il suo è uno di quei nomi che resteranno impressi, al pari di allenatori e calciatori, a chiare lettere nella storia del calcio Napoli. Salvatore Carmando, una vita in azzurro e dedicata all’azzurro. La sua figura (definirlo solamente un massaggiatore è riduttivo, per tre decenni anima dello spogliatoio partenopeo) è legata a doppio filo a quella di Diego Armando Maradona. Un binomio indissolubile dal quale Carmando, dopo anni di gestazione, ha prodotto un libro. “Carmando, le mani su D10S”, edizioni Graf, scritto a quattro mani con l’avvocato ed amico Renato Camaggio.
Nel pomeriggio di ieri, al cinema Modernissimo di Napoli, la presentazione del testo autobiografico dello storico fisioterapista partenopeo che ha ripercorso attraverso ricordi e aneddoti gli anni d’oro di Maradona.
Hanno presenziato all’evento Giuseppe Bruscolotti, Gino Rivieccio, Giuliano Pavone, Luis Vinicio, Rino Cesarano, Ciccio Marolda e Antonio Giordano.
Un occasione per rivivere i gloriosi fasti di un tempo, raccontare retroscena mai svelati, rivivendo il periodo più intenso e ricco di soddisfazioni della storia azzurra.
“È stato un percorso lungo – ammette Carmando ai microfoni di SpazioNapoli – ma sono soddisfatto del risultato. È un libro che parla di quegli anni, ci sono numerosi racconti e aneddoti anche sull’aria che si viveva in quel gruppo dove c’era grande armonia nello spogliatoio, elemento fondamentale per vincere”.
Per oltre 30 anni in azzurro, dal 1973 fino al suo ritiro avvenuto nel 2009 e del quale Carmando parla ancora con un pizzico di amarezza:
“È vero, all’epoca Donadoni e lo staff medico del Napoli spinsero per il mio pensionamento. Una sera, prima di una trasferta, Pierpaolo Marino mi telefonò per comunicarmelo. Non amo fare polemiche, accettai la scelta e andai via”.
Impossibile, poi, non parlare del suo incredibile rapporto con Maradona: “Ancora oggi la gente mi ferma per strada e mi dice: “Chissà quanti soldi ti sei fatto su Diego”. Tutto falso. Sono la persona più pulita del calcio e non ho mai accettato nulla dai calciatori anche se Diego insisteva molto; una volta mi voleva regalare un’auto, che non accettai. Alla fine la prese Ciro Ferrara.”
Assoluto protagonista di quegli anni anche lo storico capitano azzurro Giuseppe Bruscolotti, anch’egli presente all’evento. “Carmando è un personaggio incredibile ed unico nella storia azzurra”. Queste le sue parole ai microfoni di SpazioNapoli:
Dagli inviati al Cinema Modernissimo Antonio Allard e Andrea Gagliotti
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