A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Roberto Donadoni, allenatore del Parma. “Dopo lo sfogo di ieri preferisco metterci una pietra sopra. Capisco i calciatori che dicono cose sciocche per la trance agonistica e non credo che volessero che gli regalassimo la partita, ma è inconcepibile una reazione analoga da parte di chi era in tribuna”.
LA PARTITA. “Parma-Napoli? Non credo che la testa dei giocatori del Napoli fosse altrove, sono stato anche io un calciatore e so cosa significa, può essere che a livello inconscio affrontare una squadra ultima in classifica e che è già retrocessa possa far calare l’intensità che poi, peró, nel secondo tempo si è vista riaffiorare. Ma, si devono fare i conti anche con l’avversario che, come il Parma, quando affronta squadre importanti ha stimoli maggiori ed ecco che poi i valori in campo possono sorprendere”.
IL SECONDO TEMPO. “Nel secondo tempo non ci aspettavamo una reazione del genere dal Napoli che ha valori tecnici importanti, ha giocatori di qualità e di primissimo livello che quando si mettono in moto rappresentano un pericolo costante. Noi abbiamo cercato di lottare con tutte le nostre energie e forze, con tutta la determinazione possibile, il fatto inconscio di affrontare giocatori pericolosi ti porta a difendere più che a offendere. Non siamo stati bravissimi nella gestione della palla anche quando era possibile e questo ha concesso troppo possesso palla al Napoli e chiaramente quando la palla la hanno gli avversari sei sempre un po’ in balia e costretto a subire. In qualche frangente abbiamo anche cercato di sorprenderli, di approfittare di qualche spazio che ci hanno lasciato, ma non siamo stati freddi nelle conclusioni detto questo, il risultato del match è stato positivo e la prestazione è stata di spessore e questo era importante per i ragazzi”.
LA REAZIONE. “Quello che è il senso della parola offendere in termini calcistici mi piace, tutto il resto lo trovo di basso spessore. Voglio chiudere il discorso, è lecito pensare che certe cose con accadano e che non si arrivi a tanto, ma preferisco metterci una pietra sopra. Quest’anno abbiamo attraversato di tutto è di più, questo non vuole esser un alibi ma è un dato di fatto è certi episodi non aiutano. Ieri il Napoli si giocava un’occasione importante per avvicinarsi sempre di più ad un obiettivo, ma credo che lo stesso Napoli abbia gioito quando il Parma è riuscito a strappare un pareggio alla Roma. Ieri è successo l’opposto, saranno sati contenti i romanisti, ma questa è la legge del calcio e quindi i risultati li devi guadagnare sul campo come è giusto che sia non bisogna aspettare che qualcuno ti regali qualcosa, nemmeno una squadra retrocessa e fallita”.
LE PAROLE DI HIGUAIN. “A fine partita ho avuto una reazione forte ma è finita lì, il capitolo è chiuso abbondantemente. Detto da chi è fuori e osserva la partita è semplice dire che il Napoli sia stato un po’ monotematico ma in campo ci sono dei protagonisti da una parte e dall’altra che ti costringono anche a fare determinate cose. Conoscere le caratteristiche di una squadra ti porta a cercare delle contromisure. Il club azzurro ha cercato di fare quello che poteva, poi la giocata individuale in alcune circostanze diventa fondamentale come è stato sul secondo gol del Napoli. Siamo sati un po’ ingenui anche sul primo gol, lo abbiamo regalato con un appoggio fatto in maniera superficiale ed imprecisa e questo con giocatori di qualità e di classe che sono nella rosa azzurra vuole dire pagare dazio”.
IL CHIARIMENTO. “Non credo che il Napoli volesse che il Parma gli regalasse la partita, sono stato calciatore e so che significa vedere la possibilità di un traguardo e per un motivo o per l’altro non riuscire a raggiungerlo, le reazioni poi possono essere differenti. La foga agonistica in campo spesso ti porta a dire cose sciocche ma quello che non deve succedere è che chi è in tribuna e che quindi dovrebbe avere la mente un po’ più lucida perché non affaticata dalla sforzo fisico, abbia una tale reazione. L’esasperazione è un po’ l’ingrediente della nostra vita quotidiana e questo non aiuta nessuno, non è una giustificazione ma i nostri tempi sono questi ed io che sono il primo a sbagliare mi arrabbio perché ci si accorge che si fa poco per migliorare le cose. Spesso ci sono frasi farcite di belle intenzioni ma poi i fatti non corrispondono. Se la Procura Federale aprisse un caso sugli episodi di questa partita mi sembrerebbe un’ assurdità, vorrebbe dire aggiungere sciocchezze su sciocchezze”.
EUROPA LEAGUE. “Non ho nessun motivo per non tifare per il Napoli in Europa League, trovo di brutto gusto e di poco spessore chi pensa di ottenere un risarcimento sulle disgrazie altrui. Il Napoli è una squadra italiana e se riuscirà ad andare avanti in questa competizione sarò felice, chi ragiona al contrario è solo un piccolo uomo”.
Articolo modificato 11 Mag 2015 - 14:04