Tiene ancora banco la decisione di ieri del Giudice Sportivo Tosel, che ha fermato per un turno l’allenatore del Napoli Rafa Benitez per una frase “ingiuriosa” nei confronti del calcio italiano e commissionato 10.000 euro di multa a Gonzalo Higuain per un’altra “frase offensiva” all’indirizzo di Mirante. Impuniti invece i tesserati del Parma per quanto dichiarato nel post partita, lasciando uno strascico di polemiche senza fine.
Il Napoli tramite il suo legale, l’Avvocato Grassani, ha presentato ricorso sulla base di alcuni dati particolarmente singolari. Come riporta oggi il Corriere dello Sport, non è cosa usuale infatti riportare nel referto del Giudice Sportivo le frasi oggetto di sanzione, così come successo al tecnico azzurro. Nel caso di Higuain ad esempio, il comunicato riporta solo genericamente il reato senza specificarne la frase dichiarata. Inoltre, l’accusa dello spagnolo non era rivolta a persone o Istituzioni e sarebbe stato solo un Ispettore di campo ad aver ascoltato lo sfogo in questione.
Possibile quindi che il ricorso venga accolto e che la squalifica, in base anche a numerosi precedenti storici, diventi una corposa multa, così come confermato oggi anche dall’Avvocato Chiacchio ai microfoni di Radio Marte: “Ci sono ottimi margini che il ricorso del Napoli venga accolto – dichiara lo specialista in Diritto Sportivo – per le incongruenze tra le multa ad Higuain e la squalifica a Benitez, quando poi l’accusa è fondamentalmente la stessa. Bisogna poi vedere cosa ha realmente ascoltato l’Ispettore, a che distanza era e tanti altri dettagli. Inoltre, proprio perché è stata già commissionata la multa e la squalifica, non ci potrà essere nessuna Inchiesta a riguardo”.