Penultima gara casalinga per il Napoli, che stasera sarà impegnato contro il Cesena nell’impegno valido per il posticipo della trentaseiesima giornata di Serie A. La delusione patita a Kiev si è fatta sentire per tutto il resto della settimana, influenzando anche il Monday night con i romagnoli: soltanto 20 mila spettatori popoleranno i sediolini dell’impianto di Fuorigrotta. A poco è servita la campagna dei prezzi popolari portata avanti negli ultimi dieci giorni: ancora una volta il pubblico partenopeo non ha risposto alla chiamata.
DELUSIONI – Il motivo principale è la disfatta di Kiev, che ha smorzato, per usare un eufemismo, gli entusiasmi della piazza. Difficile che un’eventuale vittoria contro il Cesena possa mitigare l’amarezza per l’eliminazione dall’Europa League. E’ anche vero però che nel corso dell’intera stagione il San Paolo ha fatto registrare poche presenze, contrariamente agli ultimi anni: proprio in Europa si sono registrati i picchi più bassi, con il record negativo dei 7 mila spettatori ad assistere alla gara con lo Slovan Bratislava. Gli acuti più importanti sono stati il pienone contro la Juventus, con annessa commemorazione di Pino Daniele, e le oltre 40 mila presenze per il preliminare di Champions con l’Athletic Bilbao. Per il resto, il San Paolo in fatto di presenze ha rispecchiato le prestazioni altalenanti e discontinue degli azzurri, ed è diventata la voce di una piazza lievemente sconsolata.
RIMPIANTI E SPERANZE – La spinta di Fuorigrotta è mancata tanto agli uomini di Benitez nel corso della stagione: punti importanti sono stati persi contro i vari Chievo, Cagliari, Atalanta, Inter, Palermo e compagni, punti che avrebbero certamente fatto comodo per la corsa alla Champions. Anche sul campo il San Paolo ha perso il suo titolo di fortino inespugnabile: ad oggi si contano due sconfitte interne in campionato e una in Coppa Italia, diversamente da quanto fatto in Europa, dove il Napoli è rimasto imbattuto sino alla fine. Ritrovare la spinta dei tifosi e ripagarla sul campo è il primo obiettivo, a partire da Cesena ma soprattutto dall’ultima gara casalinga con la Lazio, crocevia per la corsa alla Champions League. Prima però c’è da pensare all’impegno con i romagnoli: vincere non solo per continuare a sperare ma anche per evitare di tradire ancora una volta le speranze dei tifosi. Anche di quei pochi e irriducibili 20 mila.
Vittorio Perrone