La gara casalinga col Cesena restituisce al Napoli una vittoria fondamentale per la lotta alla zona Champions. Giochi ancora aperti, in attesa del big march con la Juve e del successivo con la Lazio, decisivi per decretare chi potrà prender parte alla massima competizione europea nella stagione che verrà. L’eliminazione dalla Coppa della scorsa settimana e i pessimi risultati delle ultime gare non stravolgono i piani di Benitez che, seppur nel gabbiotto sovrastante la tribuna stampa, da cui osserva la partita e sconta il turno di squalifica impostogli dal giudice sportivo, manda in campo l’ennesima formazione rivoluzionata, con Gabbiadini al posto del Pipita in veste di centravanti. Con lui, il ritorno di Marek Hamsik e di Dries Mertens dal primo minuto di gioco, protagonisti in positivo dell’intero match contro gli ormai retrocessi emiliani.
IL DATO – La gara con i bianconeri non è solo l’occasione per mettere pressione alle romane, piuttosto quella per incrementare il bilancio positivo delle reti messe a segno in questa stagione. Salgono a quota 101 i gol degli azzurri, tra campionato, Coppe e competizioni europee. Le firme della serata sono ad opera di Gabbiadini e Mertens, doppia quella del belga, che strappa applausi e raggiunge la doppia cifra. 101 contro le 104 della scorsa annata ma, se si vuol essere precisi, la media non è cresciuta rispetto alla precedente stagione, visto il numero superiore di gare disputate dagli uomini di Benitez negli ultimi dieci mesi. Da Bilbao alla gara casalinga col Cesena sono esattamente 57 le partite disputate dalla rosa azzurra, che ha messo in mostra i suoi pezzi pregiati: 90 dei 101 portano infatti la firma del reparto avanzato partenopeo, nonostante qualche errore di troppo di finalizzazione che ha condannato gli azzurri a pesanti sconfitte e risultati amari.
NUMERI DA GRANDI – Dai 13 di Marek Hamsik, ai 2 di uno sfortunato Lorenzo Insigne, costretto ai box quasi per un’intera stagione. Tutti gli azzurri dalla mediana in avanti, eccezione fatta per Michu, hanno gonfiato la rete ripetutamente. Numeri incredibili quelli di Manolo Gabbiadini, che vola a quota 11 in appena metà stagione ai piedi del Vesuvio. Così come quelli di Dries Mertens, che si riprende sul finire di stagione, mostrandosi spesso decisivo nelle notti di buio pesto in casa Napoli. 7 quelli di De Guzman che, ancor prima dell’infortunio, ha rallentato il ritmo dopo un inizio di stagione col botto; 12 quelli di Josè Callejon, che ha sacrificato le sue doti sotto porta per assecondare il gioco di Benitez e contribuire alla fase difensiva. Il primato, tra una critica e un fischio, non può però che essere del Pipita Higuain, che si piazza in cima alla lista con 27 gol, rubando inoltre la vetta di miglior attaccante della Serie A delle ultime due annate azzurre, le uniche per lui qui in Italia. Numeri niente male per i partenopei, che attendono di battere, o quantomeno eguagliare, il record ultimo, in attesa di poter bilanciare, nell’anno che verrà, quei disastri difensivi che hanno invece pesato gravemente per un’intera stagione sui fallimenti azzurri.
Francesca Di Vito
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Articolo modificato 19 Mag 2015 - 00:35