Una squadra svuotata, nel momento più importante, nella partita decisiva. La partita di Torino contro la Juventus è la fotografia più fedele di questo Napoli, bello come il sole in alcuni frangenti ma troppo fragile quando la posta in palio diventa importante. Un crollo verticale che sancisce, quasi certamente, l’addio alla Champions League.
ROMA ULTIMA CHIAMATA – Adesso il Napoli dovrà attendere con ansia il risultato del derby capitolino tra Roma e Lazio per poter capire se quella piccola speranza di Champions potrà rimanere accesa ancora per una settimana. Soltanto una vittoria dei giallorossi potrebbe salvare gli azzurri, che avrebbero poi all’ultima giornata la possibilità di battere la Lazio e superarla in classifica grazie agli scontri diretti. Le possibilità sono sicuramente ridotte al lumicino ma la grande rivalità cittadina vissuta a Roma e la voglia di evitare le insidie del preliminare di Champions, che gli azzurri ben conoscono, renderanno sicuramente la stracittadina una partita aperta ad ogni risultato.
SCARSA PERSONALITA’ – Un epilogo di campionato a cui il Napoli non sarebbe mai dovuto arrivare, vista la qualità dei suoi interpreti che, però, hanno peccato in personalità, soprattutto nelle partite contro le piccole di questo torneo. Parma, Empoli, Cagliari, sono solo alcune delle squadre a cui gli azzurri hanno regalato punti con troppa facilità nel corso di questa stagione e che fanno capire quanto il solo talento, seppur cristallino, di alcuni elementi, non basti per raggiungere obiettivi importanti in un campionato difficile come la serie A. La pressione di una piazza come Napoli e lo shock dell’eliminazione nel preliminare di Champions a Bilbao possono essere delle parziali attenuanti ma sicuramente Benitez ed i suoi potevano fare molto di più.
Dal prossimo anno si ripartirà con una grande rivoluzione, sia in panchina che sul campo. La probabile scelta di un sergente di ferro come Mihajlovic, come possibile successore di Benitez, non sembra essere casuale. Il patron Aurelio De Laurentiis ha punzecchiato spesso la squadra sul lato emotivo quest’anno e l’impressione è che nella prossima stagione saranno privilegiati gli uomini di maggiore personalità in campo, anche a discapito del talento che, seppur importante, diventa inutile se rimane fine a sè stesso.
Renato Natella