DE LAURENTIIS – Sono soddisfatto al 120% dell’operato di Benitez, mai recriminato nulla. Mai.
BENITEZ – Cosa mi lascia calcio italiano? Due anni con tanta intensità, qualcosa mi servirà sicuramente per il futuro. Calcio italiano è difficile. Bisogna eliminare questo ostruzionismo. Allenatore difensivo in Spagna? Qui in Italia mi considerano offensivo. Dipende dal campionato e dal momento storico.
DE LAURENTIIS – Questo è un paese vecchio dove fortunatamente abbiamo un Renzi che ha 40 anni e vice di 33 anni, una Boschi con 27 p… che ne ha 34, quindi mi auguro che piano piano ci sia questo cambiamento e minori pressioni che possono condizionare giudizi facendoli diventare pregiudizi.
Progetto? Ho stanziato miei soldi personali per lo stadio. Problema non più derogabile. Poi tutti dicono che ci vogliono più italiani quindi Cantera diventa ambito importantissimo. Creeremo 6 campi regolamentari più una scuola. Queste sono le mie priorità. Poichè poi con Benitez siamo cresciuti in Italia e all’estero, interverremo sul mercato: un terzino, un difensore, un centrocampista. Poi dipenderà dall’allenatore come vuole giocare e noi l’accontenteremo.
Mihajlovic, Montella, Klopp, Di Matteo, Spalletti, Prandelli? Che vi devo dire… dal 9 in poi vi faccio la cronaca day by day su cosa faremo. Direttore sportivo? Voglio verificare se un ds è sufficiente per gestire ciò che voglio fare. Le qualifiche professionali hanno fatto il loro tempo.
Il passivo nel bilancio influirà sul mercato? No, assolutamente. Anche se per voi ha senso solo chi costa tantissimo. Vi ricordo che Tevez è costato 9mln di euro, Pogba addirittura preso a 0, quindi il problema è di palle e di conoscenza del mercato…
BENITEZ – Io ho fatto una guerra con i cori contro i napoletani, sono orgoglioso di averlo fatto. Se siamo tutti insieme siamo tutti più forti. Non possiamo perdere forza perchè ci sono altre società forti.
DE LAURENTIIS – Io raccomanderei a tutti quanti, Perez non ha bisogno dei miei consigli. Spero che Rafa sappia fare buon contratto se dovesse andare lì. Poi casomai mi chiama per aiutarlo nel stilare buon contratto.
BENITEZ – La mia famiglia non può essere contenta perchè vado via da Napoli, città straordinaria. Sono triste, ma penserò al futuro nel momento opportuno.
DE LAURENTIIS – Se Rafa va al Real Madrid è una soddisfazione per la mia scelta? Assolutamente sì.
BENITEZ – Quale partita rimpiango quest’anno? Qualche partita dove abbiamo sbagliato rigori. La prima col Chievo, quella con l’Atalanta, poi il Dnipro perchè eravamo così vicini. Dobbiamo pensare alla partita contro la Lazio e per me è importantissimo ringraziare sia quelli che mi hanno sostenuto sia quelli che avevano dubbi. Ora spalla spalla per la Lazio. Io dico che ogni maestro ha la sua maniera di fare le cose. Siamo arrivati vicinissimo a fare qualcosa ancora di più importante, ma dobbiamo fare sforzo per vincere anche la prossima. In Spagna dicono che il mio calcio è difensivo quando abbiamo fatto tantissime reti. Qui dicono che non sono adatto al calcio italiano, ma abbiamo vinto due titoli. Io sono adatto al calcio, poi ogni campionato ha le sue peculiarità. Questa è la squadra che ha vinto di più negli ultimi 25 anni, ma abbiamo bisogno del sostegno dell’ambiente. Futuro? Per me la cosa più importante è vincere con la Lazio, dopo penserò al mio futuro, devo parlare con la mia famiglia, e questa è una richiesta che faccio alla stampa spagnola.
DE LAURENTIIS – Se noi allungassimo lista campionato e mettessimo anche in classifica punteggio in Europa, saremmo molto più in avanti. La stagione è lunga. Quest’anno abbiamo fatto 59 partite, vi rendete conto cosa significa?! Gli altri competitor ne hanno fatte tutti di meno. Sono sconvolto perchè nel cinema questo non c’è. Sono sconvolto da questa stratificazione.
Queste vicende della FIFA, Serie D, Serie C, mi sconvolgono. Vediamo chi controlla il mondo del calcio, sono tutti personaggi d’epoca, non innovatori. Platini predica bene e razzola male sul FPF perchè si comporta come monarca, ho avuto forti scontri su varie tematiche. Nel calcio vive la sovraesposizione, noi dobbiamo essere un faro per le prossime generazioni. Vogliamo mettere in mostra i nostri gioielli giovani. Qui bisogna che le società di calcio abbiano più voce in capitolo. Non si può accettare contentino di 10 milioni dall’EL e poi solo la UEFA ne spende 400. Ci hanno fatto due p…. con la moviola in campo, parliamo di cose serie, di giovani, dei centri giovanili. Mi auguro che Renzi si interessi del calcio italiano.
Allenatore? Deve essere uno che sposa le mie idee. Con Rafa sempre d’accordo perchè quando a Londra mi offrì un caffè ci trovammo subito d’accordo. Non ci siamo solo trovati d’accordo sul mare. L’unica cosa che ci divide è il mio amore per il mare che lui non ha. Innamorarmi di un tecnico? Come faccio? Si può perdere testa solo per una donna. Allenatore lunedì? E sti ca…. Non si può già conoscerlo lunedì. Lasciatemi lavorare. Io la settimana prossima vado in giro per raccontare miei film in Calabria, Puglia e Napoli. Quando ho finito questo giro farò con i giornalisti 2 cene a settimana e così insieme parleremo di ciò che condividete e di ciò che invece non condividete. Quest’anno sarò un libro aperto, vediamo se funziona.
BENITEZ – E’ più facile vedere da fuori errori, ma so che ne abbiamo fatti. Però abbiamo fatto anche tante cose bene e siamo arrivati fino alla fine in tre competizioni. La crescita ci sarà sicuro il prossimo anno perchè la base c’è.
DE LAURENTIIS – Il prestigio non è qualche cosa che viene dall’esterno, o ce l’abbiamo o no. E’ problema di cultura, mentalità, educazione e capacità in breve tempo di diventare napoletani. Essere napoletani è prima condizione dello spirito e poi territorialità. Spero stia finendo quest’ambiente da inquisizione spagnola. Napoli era città più ricca del mondo, poi Cavour si è fottuto tutto ed era torinese pure lui (ride, ndr). Sono contentissimo di aver avuto alla corte di Napoli il mio cavaliere Benitez che ha creato sempre clima disteso, sia quando avrebbe dovuto mandare a fare in c… i giornalisti, o nei confronti della squadra e miei, e non l’ha fatto.
BENITEZ – Sappiamo tutti come è forte la Juve, però abbiamo combattuto e vinto due trofei, di cui uno contro di loro. E’ difficile mantenere ritmo e continuità quando altra squadra con fatturato maggiore va così bene. Ci sono state partite con episodi che ci hanno allontanato dalla vetta. Fare due semifinali e conquistare un titolo in un anno è un grande risultato, e poi ci giochiamo il terzo posto. Abbiamo fatto errori, ma il bilancio è positivo. Ora dobbiamo vincere contro la Lazio e possiamo fare nuovo record di reti (104), siamo a 102.
DE LAURENTIIS – Rifondare è un verbo inadeguato, parliamo di continuare a seminare. Se mio obiettivo era internazionalizzazione, ci siamo riusciti, ma non vuol dire scudetto. Quest’anno ho sbagliato, perchè svestendo panni da presidente e indossando quelli da tifoso ho parlato di scudetto, disattendendo promesse. Per il sesto anno consecutivo siamo unica squadra italiana in Europa. Non si può pretende con fatturato Napoli di pagare 8 milioni di stipendi a giocatori, quest’anno è il primo anno con perdita di 20 milioni. Non ci siamo tirati indietro. Se decido di investire miei soldi personali in ristrutturazione stadio ed entro 31 maggio presenterò progetto San Paolo da realizzare nell’ambito di 16-18 mesi, giocando anche, di impostazioni importanti ne stiamo facendo. Il fatto stesso che dopo 11 anni voglio creare Cantera vera è la dimostrazione. Sto cercando grande centro solo per la Cantera e non per la prima squadra. Io non ho trovato nulla dopo il fallimento ed i primi 10 anni sono stati di impostazione e verifica. Poi non è territorio facile, ci siamo trovati con la monnezza , la terra dei fuochi e amministratori politici che non ci aiutano. Forse in Germania o Inghilterra avrei vinto scudetto o Championso. Due anni fa eravamo 43esimi nel Ranking, ora siamo 20esimi. Poi siamo settimi nel IFFHS. Questo non dobbiamo dimenticarlo. Abbiamo lavorato in modo giusto su territorio molto complicato. E, a parte la Juventus, negli ultimi 2 anni grazie a Benitez siamo unica squadra italiana ad aver vinto due trofei. A Napoli quando sono arrivato vedevo bambini giocare con maglie Milan, Inter e Juve. Io ho trovato anche giornalisti che tifano Juve, Inter o Milan, ed invece di appoggiare club ci remano contro, ma noi abbiamo spalle forti. Li apprezziamo lo stesso perchè sono coerenti nel romperci i c….. Bigon? Dopo 6 anni ha anche lui voglia di cambiare aria e tornare al Nord dalla sua famiglia dopo Reggio Calabria e Napoli.
BENITEZ – E’ sempre triste lasciare posto dove gente ti tratta bene. La prima cosa è che sono stato due anni lontano dalla mia famiglia. Ho parlato con mia moglie e ho provato a convincerla, ma la famiglia è sempre importante e non era facile prendere una decisione. Io voglio provare a vincere fino alla fine. Atteggiamento a Wolfsburg su mercato e progetto? Veramente la famiglia è il motivo principale. Conosco regole FPF e so che Aurelio ha fatto grande sforzo per arrivare fin qui. Per me è stato importante crescita società e rosa, ma è normale che allenatore vuole di più, però la chiave della decisione è stata la famiglia, poi il resto.
DE LAURENTIIS – Ringrazio Rafa che mi conquistò subito per questo senso di internazionalizzazione che poteva dare al Napoli. Abbiamo avuto sempre tanti stranieri e avere un coach che potesse allenarli nel modo giusto sapevo che Rafa potesse darmi tanto e in effetti è stato così. Ho letto tante cose sbagliate, noi due anni fa abbiamo fatto contratto di un anno con opzione per un altro. Questa è sempre garanzia perchè fare contratti pluriennali può creare disagio a club e allenatore. Rafa è stato subito d’accordo e così firmammo questo contratto. Io esercitati l’opzione Rafa mi fece capire che poteva essere solo l’ultimo anno, perchè la famiglia lo reclamava. Anche con Mazzarri ho provato fino all’ultimo, ma mi mossi già parecchi mesi prima per un buon sostituto.
BENITEZ – Come sapete dopo la partita importante con la Lazio finisce il mio contratto. Ringrazio tutti, però mio ciclo finisce e voglio finirlo bene. Questa conferenza è per dire addio, ma voglio farlo con una vittoria
13- Inizia la conferenza!
12.45 – Buon pomeriggio a tutti i lettori di SpazioNapoli.it, dalle 13 potrete seguire la diretta testuale della conferenza stampa di Aurelio De Laurentiis e Rafa Benitez. Il Napoli ieri ha precisato che la conferenza riguarderà solo tematiche inerenti il Napoli e non il futuro di Benitez, per questo “non saranno accettate domande relative al futuro dell’allenatore azzurro”. Un comunicato che ha suscitato qualche polemica e soprattutto un grande punto interrogativo: di cosa si parlerà? A breve conosceremo la risposta.
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