DNA azzurro quello di Lorenzo Insigne e un destino segnato fin dalla nascita. La maglia del Napoli il coronamento di un sogno, la fascia di capitano il suggello emozionante di un rapporto verace, passionale, indissolubile. Un connubio che, ne siamo certi, accompagnerà ancora a lungo il percorso del club partenopeo e ne sarà protagonista.
Una storia che arriva oggi al 24esimo anno di vita. Il 4 giugno del 1991, infatti, nasceva a Frattamaggiore colui che sarebbe diventato lo scugnizzo più amato e coccolato dai tifosi azzurri. Un compleanno importante per Insigne, per quello che può e dev’essere l’anno della consacrazione. Il Napoli è chiamato a raccogliere i cocci dopo l’affascinante ma tormentato biennio Benitez. Una nuova era da iniziare e vivere intensamente, nella quale Lorenzo ha tutte le carte in regola per imporsi come nuovo punto fermo e leader, emozionale e tecnico, della squadra.
La stoffa c’è. Il talento partenopeo ha dimostrato di possedere la giusta tempra e caratura per poter ambire ai gradi di trascinatore. È caduto tremendamente nella cupa notte di Firenze che l’ha trattenuto lontano da quella maglia azzurra tanto agognata per un periodo lunghissimo, salvo poi rialzarsi con una tenacia incredibile e una volontà forte di tornare a far battere il proprio cuore e quello dei tifosi correndo ed emozionando sul prato verde del San Paolo. Il finale di stagione, per quanto turbolento e deludente, ha riconsegnato al calcio italiano il vero Insigne, difatti subito richiamato in Nazionale da Antonio Conte.
E allora buon compleanno Lorenzo, che possa essere il punto d’inizio di un anno ricco di successi, personali e di squadra, e che il prossimo lo si possa festeggiare insieme ad un trofeo.
Antonio Allard (Twitter: @antonioallard1)
RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo modificato 4 Giu 2015 - 11:56