In queste ore sta sempre di più diminuendo la speranza di vedere Unai Emery sulla panchina del Napoli. Il tecnico spagnolo, secondo indiscrezioni provenienti da Madrid, sta seriamente pensando di rinnovare con il Siviglia, squadra che gli permetterà la prossima stagione di giocare in Champions League. La notizia di per sé non deve essere vista come un trauma per i tifosi napoletani, visto e considerato che in molti preferirebbero avere sulla panchina un allenatore italiano con conoscenza della Serie A, dopo la delusione dell’epoca Benitez.
Quello che deve e può far riflettere sono le ragioni per cui Emery pare abbia detto di no al Napoli. De Laurentiis, da lunedì ha puntato tutto su di lui ed ha abbandonato la pista Mihajlovic, che per molti era già dato in arrivo. Emery, dopo il corteggiamento lampo del presidente, si è preso pochi giorni per riflettere e sono bastate 72 ore per convincerlo a declinare la proposta.
Alla base del suo rifiuto ci sarebbero, infatti, tre motivi che lasciano molte riflessioni da fare sul Napoli e sulla sua crescita. In primo luogo c’è la mancata partecipazione in Champions degli azzurri, particolare di non poco conto che potrebbe da qui a fine agosto influenzare sia il mercato in entrata che quello in uscita. Poi, c’è l’incertezza sul futuro della squadra. De Laurentiis, nonostante una offerta eccellente di 3,5 milioni a stagione, non ha assicurato ad Emery un progetto vincente da subito. Ed ultima ma non ultima, la considerazione del tecnico, che non ha ritenuto il possibile cambio da Siviglia a Napoli, un traguardo della sua carriera.
Insomma, nessuno si stapperà i capelli se il prossimo anno non ci sarà Emery. Ma una cosa è certa: il vincitore dell’ultima Europa League sta rifiutando gli azzurri per “mancanza di appeal”. Per questo motivo, sarà molto complicato trovare in questo mese rovente un tecnico internazionale pronto a mettersi in gioco. Meglio puntare sull’usato sicuro. Gli “italiani” sono lì che aspettano…
Articolo modificato 5 Giu 2015 - 17:16