Tutto nelle mani di ADL. Mai come in questo momento le sorti del Napoli, dopo l’addio di Benitez, dipendono dalla volontà e dalle azioni del presidente. Mani che in questi anni, ed in particolare in questi mesi, hanno operato praticamente in solitudine. La situazione legata all’arrivo del successo del tecnico spagnolo è ancora in bilico. Tanti i nomi che gravitano attorno all’universo azzurro. Tra questi non figura più Unai Emery che ha declinato l’offerta azzurra propendendo per il prosieguo dell’avventura col Siviglia anche in Champions League. Per tale motivo prendono quota le opzioni italiane: Spalletti, Montella, Prandelli (con l’idea Sarri destinata a rimanere poco più che una suggestione) in lotta per un posto.
Ma quello dell’allenatore non è l’unico posto vacante nell’organigramma del club azzurro: non è da sottovalutare la mancanza del direttore sportivo. Con Bigon promesso sposo dell’Hellas Verona, il Napoli è chiamato a trovare celermente un sostituto. Una scelta pendente, congiunta a quella del nuovo tecnico, che ha contribuito alla creazione di un clima di inquietudine, incertezza e persino sconforto in città tra i sostenitori del club partenopeo. Il termometro del popolo è bollente ma soprattutto manifesta preoccupazione per un Napoli che, dopo le nuotate con Benitez, appare decisamente in alto mare.
È forse il momento più delicato della decennale gestione De Laurentiis. Il patron azzurro, solo ed isolato, è preso nella duplice morsa di dover dare un segnale forte e dal contrapposto timore dettato dalla consapevolezza di non poter più sbagliare. È ad un bivio, un periodo ancora più difficile del dopo-Mazzarri, dove ADL seppe farsi trovare pronto annunciando a sorpresa già il 27 maggio l’arrivo di Benitez.
Serve, dunque, una svolta. Serve che il presidente prenda con decisione la situazione in mano (c’ha provato volando in Spagna per convincere Emery ma il tentativo è fallito). Questa empasse nella quale si trova il Napoli non può certo protrarsi ancora a lungo; se è vero che gli azzurri non avranno l’onere dei preliminari di coppa in questa stagione, risulta comunque di vitale importanza una programmazione oculata e scadenzata in vista della prossima stagione.
Un segnale forte per comunicare quale direzione sta prendendo il Napoli, per tranquillizzare la piazza e guardare con serenità all’immediato futuro.
Antonio Allard (Twitter: @antonioallard1)
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Articolo modificato 5 Giu 2015 - 02:06