"Se c'è il rispetto dei ruoli si lavora bene. Non capisco perché non dovrei pretendere da un grande giocatore quello che retendo da un ragazzo di vent'anni. Se parlo così sembro un marziano, invece è la cosa più normale del mondo"
Maurizio Sarri, nuovo allenatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport in merito agli uomini cui si ispira per il suo gioco:
“Credo che Sacchi sia come una pietra miliare per il calcio italiano, tutti abbiamo appreso qualcosa da lui. Su lui si può pensare ogni cosa, ma sicuramente è stato un uomo che ha rivoluzionato questo gioco, dandogli un’impronta. Possiamo parlare di giochi del calcio prima di lui e dopo di lui. Devo ringraziare Arrigo se mi sono appassionato al calcio e sono diventato allenatore; poi è ovvio che il mio percorso è continuato diversamente dai suoi insegnamenti“.
Sul ruolo del centrocampista: “Io in un centrocampista guardo particolarmente il rapporto tra palle perse e verticalizzazioni, ma se effettua tanti lanci lunghi sono più restio a rimproveri. Nell’Empoli i miei difensori giocavano spesso palla su Valdifiori, ma è ovvio che poi ci sono tantissime variabili che non si possono prevedere. Voglio una squadra organizzata ma che sappia anche divertirsi”.
Articolo modificato 12 Giu 2015 - 18:26