Tempo di cambiamenti, un wind of change a spirare sul progetto azzurro. Ripartire da nuovi punti fermi, ricostruendo da dove la passata gestione tecnica era franata sul più bello.
Priorità alla difesa, non solo nuovi innesti, ma una totale rivisitazione dal punto di vista dell’organizzazione, l’esigenza primaria per costruire una squadra continua ed in grado di tenere il passo in campionato. Rivoluzione tattica che passerà da una diversa gestione degli interpreti.
Ritorno alle origini per Marek Hamsik e Manolo Gabbiadini. Il capitano azzurro tornerà a giostrare da mezzala, attingendo al meglio dalle sue caratteristiche. Devastante nelle ripartenze a sfruttare gli spazi, il campo aperto, per dare sfoggio delle sue innate qualità negli inserimenti, senza lesinare la fase difensiva. Per Gabbiadini una collocazione ancora più offensiva, seconda punta o centravanti, per continuare a maturare ed imporsi tra i migliori interpreti nel ruolo in Italia e in Europa. Possibilità di redenzione per Jorginho, a disimpegnarsi da interno, l’obbligo è quello di mettere in mostra le doti sciorinate a Verona ed ammirate nei primi sei mesi della sua esperienza azzurra.