Sono passate soltanto le prime due settimane di giugno, ma l’aria che tira in città sulla offseason azzurra è molto cupa. La fine della stagione ha lasciato una frattura non irrilevante tra tifo e squadra, che difficilmente si sanerà in questi tre mesi e l’impressione è che questa estate sarà molto lunga per la dirigenza partenopea.
Il Napoli, tra gli scetticismi e i malumori della piazza, ha iniziato la sua campagna acquisti con gli ingaggi di Sarri e Guintoli, nomi su cui scommettere ma che non fanno certo battere il cuore dei tifosi. Adesso, secondo le indiscrezioni e le trattative che proseguono in queste ore, l’intenzione è quella di puntare sulla colonna portante dello scorso Empoli: Valdifiori, Mario Rui e Hysaj. Bravi ragazzi buoni calciatori, ma poco per le ambizioni di una squadra che vuole ritornare sul podio.
E’ chiaro a tutti che in questa sessione di calciomercato non ci sono né gli indizi né le possibilità che fanno pensare all’ingaggio di uno o più top player. Da qui, però, a puntare tutto su elementi di una squadra che ha concluso al 15° posto c’è un abisso. In giro per l’Italia e per l’Europa ci sono occasioni ghiottissime da non farsi sfuggire, per questo motivo il primo compito di Sarri deve essere quello di ampliare i suoi orizzonti e di non affidarsi semplicemente ai “fedelissimi“.
Se il tecnico vuole avere delle chances di successo a Napoli non può affidarsi all’usato sicuro. Quella è la strada che porta in basso. Si deve osare, magari anche cercando di sbagliare – provando a prendere qualche ragazzino o facendo esordire qualcuno della primavera – ma si deve osare!
L’errore più grande di Benitez in azzurro è stato quello di affidarsi troppo a se stesso e a giocatori che rispecchiassero il suo modo di interpretare il calcio. Ma a Napoli non funziona così. A Napoli solo chi rischia il tutto per tutto e chi si adatta ha possibilità di successo…
Articolo modificato 15 Giu 2015 - 17:28