“Je so pazzo”. Forse lo avrà proprio pensato Aurelio De Laurentiis di se stesso quando, qualche settimana fa ha dovuto fare i conti con l’addio di Rafa Benitez e di un’imminente nuova rivoluzione del Napoli. Perché, a prescindere da chi fosse stato il successore del tecnico spagnolo, niente sarebbe comunque più stato come prima. Bisogna voltare pagina, senza paura delle conseguenze, con la consapevolezza di ciò che serve al club azzurro per un nuovo salto di qualità e come fare per ottenerlo quanto prima.
“Je so pazzo, ho il popolo che mi aspetta e scusate vado di fretta”. Sì, perché per tutti l’11 giugno era già tardi, tardissimo, per guardarsi ancora intorno e ponderare la scelta per il nuovo tecnico. Ed anche quella per il nuovo direttore sportivo, visto l’addio di Bigon. Napoli si sa, non è una piazza nota per la sua pazienza calcistica: se c’è da rifondare bisogna farlo subito e bisogna bruciare sul tempo le antagoniste, soprattutto per il mercato. Sarri e contratti chilometrici a parte, questa è anche la nuova ottica del club: il sin prisa pero sin pausa tradotto in musica con un noto “Ci vuole calma e sangue freddo” ha al momento lasciato il posto ad un altrettanto canoro “Vado al massimo”. E’ tutto nelle sapientissime mani del presidente De Laurentiis che si occupa del nuovo staff tecnico, delle prime trattative con i rinforzi azzurri, delle questioni burocratiche e dello Stadio, perché in fondo, chi fa da sé fa per tre e per capirlo non c’è neanche bisogno della musica.
Ma i giorni passano e, nonostante le fondamenta siano state gettate con l’ufficialità di Sarri, c’è ancora tanto da fare e da lavorare. “Ricominciamo” canterebbe un rabbioso Adriano Pappalardo e lo sono ugualmente anche i tifosi, che non riescono a dimenticare il finale di stagione alquanto flop ormai alle spalle. Non sono più ammessi passi falsi, non sono più ammesse gare senza sudare la maglia: e per questo si punta ad un Napoli più compatto, grintoso, che ben conosce il campionato italiano, di qualità ed esperienza, dal grande talento ed equilibrato in ogni reparto. “Questione di feeling” insomma, quello che al momento sembra esserci tra Sarri e De Laurentiis per i primi colpi di mercato. E forse anche tra Reina ed il Napoli, per un “Amore senza fine”, destinato ancora a rinnovarsi.
Per i vari Allan, Valdifiori, Mario Rui, Ciro Immobile ed Hysaj toccherà attendere. Il “Cielo su Torino” come cantano i Subsonica è ancora lì, splendente nel suo bianconero. Ma c’è da stare tranquilli. Sono proprio di ieri sera le parole dell’agente di Sarri che fuga via ogni dubbio sugli obiettivi degli azzurri, forse proprio ciò che volevano sentire i tifosi in questo momento, a caccia di conferme e rassicurazioni: “Di certo Sarri non viene a Napoli per lottare per il quinto posto. Bisognerà dare il 100% in ogni gara per lottare con le grandi squadre, gli azzurri dovranno approfittare di ogni passo falso che commetteranno le formazioni che al momento lo precedono. L’ambizione di Sarri non è quella di finire 20 punti dietro la Juventus (LEGGI QUI)“. La paura non esiste, scriveva Tiziano Ferro.
Un monito importante, deciso, che dovrà trovare ovviamente riscontro sul campo, in attesa della presentazione ufficiale del tecnico e delle prime sue sensazioni in azzurro, tra obiettivi e sfide da affrontare. Non sarà semplice, come ogni nuovo inizio: ci vorrà del tempo per adattarsi, per trovare un equilibrio, per convincere. Ma, nel calcio come nella vita, chi non risica non rosica. Niente paura. Poi, se le scelte saranno state quelle più giuste “lo scopriremo solo vivendo”.
Alessia Bartiromo
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Articolo modificato 16 Giu 2015 - 02:16