Il Napoli riparte da Sarri. E riparte anche da un nuovo modulo, il 4-3-2-1, che snatura una rosa costruita da Benitez per il suo schieramento con due soli centrocampisti e ben quattro attaccanti. Per questo motivo il mercato, sia in entrata che in uscita, sarà focalizzato sulla trasformazione dell’organico partenopeo, che si deve adattare sempre di più a quelle che sono le richieste dell’ex allenatore dell’Empoli.
Di fatto, scompare la figura dell’ala in attacco. Spazio ad un trequartista accompagnato da due punte, oppure da un centravanti ed una seconda punta. A soffrire di questo cambiamento, probabilmente, saranno due giocatori su cui Benitez aveva puntato molto: Callejon e Mertens.
Lo spagnolo ed il belga, anche se entrambi con prestazioni alterne e con molta discontinuità, si sono dimostrati essere elementi ideali in un modulo con tre riferimenti dietro Higuain. Soprattutto nel primo anno hanno dimostrato il loro valore con prestazioni sopra la media. Callejon è riuscito a perfezionare un movimento di inserimento alle spalle dei difensori che ha infastidito non poche retroguardie in Serie A. Mertens, invece, entrando quasi sempre dalla panchina, ha spesso e volentieri rotto gli equilibri della gara con la sua velocità ed il suo talento. La seconda stagione è stata meno fortunata, come dimostrano i loro numeri e quelli del Napoli. Ora però viene da chiedersi se ci sarà una terza annata con Sarri.
Il modulo di Sarri, infatti, non privilegia il gioco in quella zona del campo, puntando tutto sugli inserimenti dei centrocampisti e sulle trame del fantasista. Per questo motivo, due giocatori come Mertens e Callejon, non hanno modo di esprimersi al meglio in questo sistema. Dovrebbero snaturarsi. Entrambi, con Benitez si sono adattati a ruoli non precisi: ad esempio, Callejon ha fatto l’esterno di centrocampo e Mertens il trequartista. Sono stati però episodi singoli, frutto, magari, della dinamica della partita. Chiedere di cambiare ruolo e movimenti a due attaccanti maturi sarebbe quasi impossibile.
Allora, le soluzioni sono due. O Sarri decide di modificare lui la sua mentalità, basando la tattica sugli uomini che si ritrova in attacco, o la società deve – con grande dispiacere generale – muoversi per vendere questi due talenti. Sarebbe un modo drastico, ma forse efficace, per affrontare il cambiamento strutturale che sta vivendo il nuovo Napoli.
Articolo modificato 21 Giu 2015 - 22:44