Un nuovo San Paolo, confortevole, a misura di tifoso. Prende forma il progetto azzurro, come riportato dell’edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno, un incontro proficuo quello tra l’entourage partenopeo – il presidente De Laurentiis, suo figlio, due avvocati e l’ingegnere Di Feo dello studio Zavanella – e le istituzioni del capoluogo campano.
Un’idea che prende forma, tangibile, un impianto da circa 45.000 posti a sedere, in linea con gli stadi moderni, lontani dall’essere vere e proprie cattedrali nel deserto. Prevista la chiusura degli anelli inferiori e l’eliminazione della pista d’atletica, la società si impegnerà a costruire un sito ad hoc a Fuorigrotta, potendo quindi – finalmente – collocare gli spalti a ridosso del campo.
In dotazione all’impianto due maxischermi led e 42 Sky Box, con tribune allestite per i tifosi vip. Previsto un importante lavoro all’esterno, l’intento è quello di disporre di diecimila posti auto, anche se le intenzioni del patron azzurro sarebbe quella di attingere ai celebri, e non in senso positivo, parcheggi allestiti in occasione del Mondiale di 25 anni fa, mai utilizzati.
Il cuore del progetto è quello di uno stadio multifunzionale, una casa azzurra aperta 7 giorni su 7, in cui le sfide settimanali rappresentino il focus, ma non l’unica essenza dell’impianto. Previsti un cinema, un ristorante ed un museo dedicato alla storia del club partenopeo. Un opera di riqualificazione totalizzante che non dovrebbe superare, l’investimento, annunciato, vicino ai 30 milioni di euro.
L’occhio del patron azzurro vigile anche sugli esterni dello stadio, dovrà sarà possibile realizzare un centro commerciale dall’altezza non superiore ai dieci metri in Piazzale D’Annunzio, nell’ottica di una totale rivisitazione della zona, con molto verde e parchi.
Tutto sembra pronto, il San Paolo ad una svolta, con il termine fissato per la stagione 2017-2018.