Ci sarà da sacrificarsi, nel nuovo scacchiere di Sarri. Per forza di cose molti elementi dovranno adattarsi al nuovo modulo, cambiando la propria posizione. È il caso di Dries Mertens, che con il nuovo schema dovrà abbandonare il suo ruolo di ala. Diverse le ipotesi per il futuro del belga: poco fa si era paventata una cessione al Liverpool, dovuta a un presunto mal di pancia del numero 14. Ad oggi il caso sembra essere rientrato e il futuro di Mertens dovrebbe continuare a essere azzurro. Resta da chiedersi quale posizione andrà ad occupare in campo nel 4-3-1-2 con cui Sarri dovrebbe schierare gli azzurri.
SULLA TREQUARTI – Mertens potrebbe continuare a fare il funambolo, stavolta al centro, avendo la possibilità di svariare su tutto il fronte e di spaccare la difesa creando la superiorità numerica. Sulla trequarti, posizione chiave per lo scacchiere di Sarri, il belga potrebbe mostrare la sua fantasia, la sua capacità di mandare a bersaglio i compagni e tentare ogni tanto la conclusione dai 16 metri. Inoltre, la sua propensione a cambiare le partite in corsa gli permetterebbe di essere ancora più letale in quella posizione, tra le linee.
IN ATTACCO – C’è anche la possibilità che Mertens affianchi Higuain in attacco, ruolo inedito e apparentemente non conforme alle sue caratteristiche. Come spalla del Pipita, però, Dries potrebbe seriamente recitare bene, magari abbassandosi talvolta sulla trequarti disegnando un 4-3-2-1 ad albero di Natale. Con questa soluzione però il Napoli perderebbe qualcosina in zona goal: Mertens ha messo a segno 23 reti in due stagioni, un bottino niente male per un’ala o un trequartista, ma un po’ scarno per un centravanti.
La soluzione migliore? Semplicemente non ingabbiare Mertens. La sua rapidità nel cambio di passo lo rende perfetto per giocare su tutto il fronte offensivo, svariando con le sue sgroppate e risultando devastante per le difese rivali. Pazienza se non segna molto: ai goal ci penseranno gli altri, anche e soprattutto per merito suo.
Vittorio Perrone