La stagione che inizierà tra pochi giorni non sarà come le altre per Lorenzo Insigne. A 24 anni compiuti e tante esperienze già vissute – tra cui un Mondiale in Brasile – l’ex talento della primavera dovrà far capire a tutti che lui per questo Napoli è molto di più di un semplice buon giocatore, candidandosi ad essere un vero e proprio leader del gruppo.
Le caratteristiche par farlo diventare una vera e propria bandiera del Napoli ci sono tutte: attaccamento alla maglia, luogo di nascita e soprattutto spirito di sacrificio. Lo stesso spirito di sacrificio che lo ha portato la scorsa primavera a rientrare in campo dopo un infortunio gravissimo al crociato, uno di quegli incubi che tutti i calciatori sognano di non vivere mai.
Insigne ha affrontato un inverno durissimo, fatto di tanti dubbi e di poche certezze sul ritorno. Eppure, ce l’ha fatta. Per questo, ora lo attende una prova ancor più cruciale per la sua carriera ed il suo futuro. Fare il salto di qualità. Passare da ottimo giocatore qual’è a campione. Per arrivare a questo livello c’è bisogno soltanto di un elemento: la costanza. Lo scugnizzo di Frattamaggiore ha già dimostrato in lungo ed in largo di avere i colpi del top player, ma spesso e volentieri ha alternato buone prestazioni ad altre insufficienti, buoni mesi e periodi bui.
In un Napoli che ripartirà dal basso, Sarri dovrà proprio imprimere ad Insigne la consapevolezza che un salto di qualità è possibile. Il modulo adottato dall’ex tecnico dell’Empoli potrebbe anche aiutare. Far giocare l’attaccante azzurro più vicino ad Higuain, senza magari dargli anche compiti di copertura, potrebbe essere un’arma letale da sferrare contro le difese avversarie.
Quello che deve cambiare per davvero è la mentalità e la consapevolezza di Insigne. Un ragazzo che torna in quel modo dopo un infortunio al crociato ha tutte le carte in regola per essere il protagonista principale degli anni a venire…
Articolo modificato 3 Lug 2015 - 23:45