Intervista esclusiva del quotidiano sportivo algerino “Le Buteur” al terzino del Napoli Faouzi Ghoulam. Tantissimi i temi trattatati dagli inizi al Saint Etienne fino alla Nazionale ed all’avventura azzurra passando per il mercato. Ecco quanto tradotto ed evidenziato da SpazioNapoli: “Dopo dieci giorni trascorsi in vacanza con mia moglie ed i miei figli, sono tornato un week end a Saint Etienne per gli ultimi giorni di Ramadhan insieme ai miei fratelli. E’ una tappa obbligatoria che mi dà la giusta carica prima di ripartire per i miei impegni calcistici”.
A NAPOLI. “Il Napoli mi sta regalando tanto, non sono lo stesso giocatore rispetto a quando sono arrivato in Italia, sia tecnicamente che mentalmente. Sono cresciuto, migliorato e maturato tanto, acquisendo una vera mentalità vincente. Si, abbiamo sfiorato la possibilità di vincere Coppa Italia, Europa League e di approdare in Champions ma la lezione ci è servita e ce ne ricorderemo per il prossimo anno. Per quanto mi riguarda, sono comunque molto soddisfatto del mio percorso: ho giocato ben 50 gare, 47 l’anno precedente tra campionato, coppe e Nazionale: ora mi godo un po’ di riposo visto che non mi sono fermato un attimo”.
LEADER. “Un leader in Nazionale? Non mi considero tale ma anche a Napoli mi piace parlare con i miei compagni, farmi sentire, dire la mia mantenendo grande rispetto per i veterani. Se c’è qualcosa che non va in squadra, cerco di fare il possibile per migliorarla e lo stesso discorso vale per me: accetto le critiche, mettendo il collettivo prima del personale”.
LA FAMIGLIA. “I miei fratelli mi aiutano in tutto. Nabil è il mio preparatore atletico personale, Samir è il mio agente, Mohamed cura i social, Sabir il marketing e la stampa. Devo tutto a loro, sono fantastici”.
BENITEZ. “E’ il miglior allenatore che conosca e con il quale abbia avuto il piacere di allenarmi. La sua forza è il turn over, la cura dei dettagli, la passione. Sa come far giocare bene la sua squadra, come farla migliorare. Lavora reparto per reparto, giocatore per giocatore, perfezionando ogni elemento. E’ questa la differenza tra un grande allenatore che gioca in un grande club e tutti gli altri”.
IL FUTURO. “Dicono che posso giocare in un grande club? Beh, il Napoli lo è. Io do sempre il massimo, sto bene e sono sereno, poi se posso giocare anche in un grande club e gli attestati di stima provengono da persone importanti, non posso che esserne felice ed orgoglioso. Al giorno d’oggi, il calcio è anche e forse soprattutto una questione di opportunità: io sto bene al Napoli, poi certo, il futuro spesso è imprevedibile”.
Articolo modificato 6 Lug 2015 - 12:35