Unai Emery è stato il primo obiettivo di De Laurentiis per il dopo Benitez. Il volo improvviso a Madrid, la chiacchierata e quella che sembrava una trattativa ben avviata. Poi non se ne fece più niente: il dietro-front del tecnico spagnolo e la volontà di restare ancora a Siviglia.
“Ho sempre pensato che più esperienza fai allenando squadre che giocano le competizioni europee e più ti avvicini ai trionfi. E queste sono cose che mi ha dato il Siviglia. Ammetto che ho avuto la possibilità di andare ad allenare altre squadre e sono consapevole che nel calcio bisogna tenere sempre la porta aperta per continuare a crescere, ma anche qui posso farlo – ha spiegato in una lunga intervista al Corriere dello Sport – Ci siamo qualificati per la Champions e insieme al Barcellona siamo l’unica squadra spagnola che giocherà una finale (la Supercoppa europea, ndr) ad agosto. Io sono riconoscente al Siviglia, lo rispetto e ringrazio per l’interesse dimostrato da altre società, anche perché conoscere gente del calcio è sempre importante, è una cosa che ti arricchisce. E De Laurentis è un presidente che ha manifestato un grande interesse per me e per il mio lavoro”.