Aurelio De Laurentiis è arrivato a Dimaro in grande stile, portando con sé il fardello della dichiarazione in sede confidenziale (secondo lui) su Higuain, quel “magari lo vendessimo!” che ad alcuni tifosi non è proprio andato giù. È una costante del presidente del Napoli quella di fare notizia, anche soltanto mettendo piede nel ritiro della squadra, dove da due giorni Sarri e i ragazzi stanno preparando la nuova stagione.
La mattinata di ieri è stata dedicata alla presentazione della nuova divisa “Kombat” firmata Kappa. A margine, il presidente è intervenuto per motivare la piazza. “Abbiamo messo due volte il tricolore della Coppa Italia – risponde a chi lo accusa di non aver portato trofei a Napoli – adesso vogliamo fare il resto”. La parola scudetto, che lo scorso anno era stata urlata ai quattro venti, non figura nelle parole di ADL: per questa volta prevale la scaramanzia.
Eppure il presidentissimo non parla affatto di ridimensionamento, anzi ci tiene a precisare che “Sarri è qui per vincere”. Il lupo, insomma, perde il pelo ma non il vizio. De Laurentiis è caduto di nuovo nella tentazione di alimentare nella piazza speranze di vittoria, le stesse che l’anno scorso lo hanno tradito. Sarebbe stato davvero così controproducente ammettere di aver parlato troppo presto della parola con la “S”?
“Voglio lottare per lo scudetto senza se e senza ma” disse lo scorso anno, con il risultato che il Napoli non è mai entrato nella lotta al vertice ed è anzi caduto addirittura al quinto posto. Ma ormai non è più tempo di pensare al passato, l’unico obiettivo è il futuro, con un piccolo ammonimento ai calciatori: “La maglia dovrà essere sudata”, diktat che si sposa perfettamente con le pretese dei tifosi.
Vittorio Perrone