Ci sono due costanti nei primi allenamenti a Dimaro diretti da Maurizio Sarri: un drone che scruta tutti, pur essendosi inceppato nella giornata di ieri, per permettere al tecnico di vedere e rivedere le sedute, e la cura maniacale degli schemi difensivi. Migliorare il reparto arretrato, vero punto debole del Napoli, è il primo obiettivo di Sarri e della sua cura. Un reparto che è stato costantemente preso di mira nei singoli e nell’insieme, a causa di un’evidente perforabilità che nello scorso campionato è costata diversi punti.
Migliorare la difesa innanzitutto nei singoli, tramite il calciomercato: valigia pronta per Britos e Henrique, mentre a Dimaro già si aspetta Davide Astori per le visite mediche di rito e la firma sul contratto. Probabile che un altro difensore arrivi per rinforzare la fascia destra. Non sono solo queste però le modifiche da attuare al pacchetto arretrato. La prima cosa da fare è curare nei minimi dettagli i movimenti difensivi, il sincronismo dei quattro interpreti del reparto.
A detta della vox populi, il modulo con i tre centrocampisti aiuterà i due centrali, Koulibaly e Albiol (o Astori). Lo stesso farà Pepe Reina, leader del pacchetto arretrato con il suo carisma. In un contesto del genere, si potrebbe assistere all’esplosione definitiva di Koulibaly: sembra impossibile, per i tifosi, che lo splendido difensore ammirato contro la Roma sia stato soltanto un caso. Importante sarà riporre fiducia nel centrale francese.
Si riparte anche dalle palle inattive, arma letale dell’Empoli di Sarri ma punto debole del Napoli. Proprio nel match tra gli azzurri e i toscani, la squadra di Benitez fu beffata da calcio da fermo, con Rugani che insaccò la rete dello 0-2. Sfruttare i calci piazzati potrebbe essere un arma bianca per il nuovo Napoli, che avrebbe altre soluzioni, oltre all’estro dei suoi attaccanti, per andare in goal. Nasce la cura Sarri, e parte dalla difesa.
Vittorio Perrone