C’è una colonia spagnola a Dimaro, nello spogliatoio del Napoli, una bandiera iberica che sventola fiera. O almeno lo faceva fino allo scorso anni: oggi quella bandiera si sta ammainando tra le aspirazioni di Callejòn, quel conquistador su cui poggiava l’internalizzazione del Napoli e che oggi, dopo una stagione in chiaroscuro, non ha idea di cosa sarà il suo futuro. Albiol e Lopez probabilmente continueranno a vestire la maglia azzurra, ma per Callejòn la sensazione è che il Napoli aspetti l’offerta giusta.
C’è ancora spazio per la colonia spagnola a Napoli? Quando il condottiero Benitez, che tanto aveva insistito per portare all’ombra del Vesuvio i suoi pupilli, si era chiamato fuori dal progetto, l’ipotesi che la bandiera iberica continuasse a sventolare a Castel Volturno sembrava davvero poco probabile. E invece potrebbe non andare così.
Perché se Callejòn non ha ancora sciolto le riserve sul proprio futuro, lo stesso non si può dire per gli altri: le chance di permanenza di Albiol crescono, David Lopez salvo colpi di scena continuerà a vestire l’azzurro. Pepe Reina è arrivato per dare una scossa all’intero ambiente spagnolo. La sua energia e le sue motivazioni possono seriamente rigenerare la frangia dello spogliatoio più bersagliata durante la scorsa stagione.
Potrebbe arrivare, poi, Marc Bartra, che in Spagna, oltre ad esserci nato, ha sempre giocato: Barcellona l’unica tappa della sua carriera, oltre alla trafila nelle selezioni della nazionale.
La colonia spagnola a Napoli potrebbe addirittura arricchirsi, anche se al comando, stavolta, c’è un italiano, Maurizio Sarri. Uno che sa come motivare i suoi calciatori, dicono. Toccherà a lui trovare le giuste parole per convincere la colonia spagnola che, anche se Benitez è andato, vale la pena portare avanti il progetto.
Vittorio Perrone
Articolo modificato 16 Lug 2015 - 22:56