Il capitano del Napoli Marek Hamsik ha rilasciato una lunga ed interessante intervista oggi al Corriere della Sera parlando a tuttotondo di passato, presente e futuro. Ecco quanto raccolto ed evidenziato da SpazioNapoli.
LEADER. “Essere leader secondo me non vuol dire urlare o fare la voce grossa. Io non sono così caratterialmente ma sudo la maglia ogni volta e voglio sempre vincere con la mia squadra. E’ questa la miglior rappresentazione dell’aver carattere in campo”.
SARRI. “E’ un allenatore diverso, soprattutto da Benitez. Con lo spagnolo non lasciavamo mai il pallone in allenamento, con Sarri lavoriamo tantissimo anche tatticamente e fisicamente. Questo ritiro mi ricorda più quello di Mazzarri ma siamo ancora all’inizio”.
LE SOSTITUZIONI. “Certo fa male essere sostituito a prescindere in ogni gara al 60′. Ci rifletti, ci resti male. Ma bisogna sempre accettare ogni scelta dell’allenatore, fa parte dell’essere professionisti. Il problema era il ruolo, non ero a mio agio con l’idea tattica che Benitez mi aveva incollato”.
HIGUAIN. “Il Pipita sente tantissimo la partita in campo e si demoralizza facilmente. Spetterà a noi dargli tranquillità e fargli ritrovare il sorriso. La scorsa stagione è stata influenzata da tanti piccoli episodi che, sommati, hanno condizionato il finale: dal fuorigioco della Dnipro al rigore fallito contro la Lazio, sarebbe potuto andare tutto molto diversamente…”
IL MERCATO. “Tempo fa con il Milan ci fu solo un sondaggio ma non ho mai pensato di andare via da Napoli. Nel calcio moderno è difficile stare tanti anni nello stesso club perché le società blasonate d’Europa ci mettono poco con un’offerta faraonica a strappare i giocatori, ma io sono affezionato a Napoli, è la mia seconda casa. Ho la stima del presidente, della società e dei tifosi, non potrei chiedere di meglio”.
Articolo modificato 20 Lug 2015 - 10:06