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Umiltà e tanto lavoro: a Dimaro Sarri convince i tifosi, Benitez è solo un ricordo

Ci ha messo veramente poco Maurizio Sarri ad entrare nei cuori dei napoletani. Neanche nove giorni di ritiro sono bastati al tecnico toscano per convincere già tutti. I tanti sostenitori arrivati a Dimaro, ma anche gli addetti ai lavori che stanno seguendo la preparazione da vicino, hanno avuto sensazioni positive. L’ex allenatore dell’Empoli sta confermando le premesse iniziali che lo vedevano come un professionista serio che basava tutto sul lavoro. Non si risparmia mai sul manto erboso dello stadio di Carciato. Le doppie sedute sono sempre intense e ricche di spunti importanti. Tranne la mezza giornata libera di venerdì scorso, Reina e soci si sono fatti in quattro nel rispettare gli ordini del sor Maurizio.

Tra una sigaretta e l’altra, il trainer di Figline Valdarno, grazie anche alla collaborazione degli uomini dello staff, sta imboccando i suoi ragazzi senza mai fermarsi. Chi diceva che fosse un maestro di calcio aveva perfettamente ragione. Spiega mosse, movimenti e moduli come un professore in cattedra. E la soddisfazione maggiore è che tutti lo seguono. I nuovi, i vecchi, gli esperti e i giovani della Primavera. Nessuno mai si lamenta per i carichi o per qualche sacrificio in più da fare. Certo, qualcuno si è fermato per affaticamente ma fa parte del gioco.

I più “cattivi” dicono che nei ritiri di Benitez nessuno si faceva male perché ci si allenava poco. Ma non è il caso di fare paragoni. Ognuno ai suoi metodi e li porta avanti con convinzione. Poi alla fine a dare ragione all’uno o all’altro sarà il campo. Dal risultato delle partite non si prescinde. Se Sarri porterà a casa il risultato allora non ci saranno troppi problemi e diventerà ancora di più l’idolo della piazza. In caso contrario avrà le sue belle difficoltà. Ma proprio nei momenti eventuali di magra non ci dovrà essere alcun scoramento. Se al primo intoppo verrà preso di mira allora vuole dire che non si è capito niente della nuova politica di Aurelio De Laurentiis. Il toscano va lasciato tranquillo per poter far interpretare al top il suo gioco. Proprio per questo motivo in Val di Sole non fa sconti a nessuno. Si suda a Dimaro e non ci sono soste che tengano. Via di corsa in campo e sulla pista di atletica. Tanta palestra e soprattutto molta tattica.

Inizialmente i fari erano puntati molto sulla difesa, adesso ci si sta concentrando anche sul centrocampo e l’attacco. E ognuno risponde nel migliore dei modi senza mai tirarsi indietro. Nessuno si tira indietro, non c’è stato alcun contraccolpo con la presenza di un allenatore operaio. Anche gli spagnoli si sono messi in riga. Rafa è già lontano anni luce dai pensieri dei tantissimi fan che hanno riempito la Val di Sole negli ultimi giorni. C’è stato un assalto incredibile di sostenitori partenopei. Da Napoli sono arrivati pure gli ultrà dei gruppi. C’è stata una piccola contestazione a De Laurentiis ma nei confronti di Sarri c’è stato massimo rispetto. Segno che tutti hanno capito le qualità di un allenatore umile, onesto, volenteroso e desideroso di imporsi in una grande piazza. Il lavoro è alla base di tutto, poi se dovessero arrivare gli uomini giusti per completare lo scacchiere, allora sarebbe ancora meglio. Sarri non ha voluto fare alcun nome. Ha chiesto le caratteristiche a Giuntoli ma non si è mai permesso di mettere in difficoltà i calciatori che oggi ha in rosa. Non vuole mancare di rispetto a nessuno anche perché rischia di bruciarli psicologicamente. Li vuole tutti allo stesso livello gli azzurri, poi quando saranno acquistati gli altri, li accoglierà volentieri mettendoli subito a proprio agio. Ha nel Dna il rispetto per i ruoli e naturalmente allo stesso modo vuole essere considerato da chi sta dall’altra parte.

L’intenzione primaria è quella di creare un grande gruppo. Certo, sarebbe stato importante se ci fosse stato anche Gonzalo Higuaìn, ma quando il Pipita finirà le vacanze dovrà adattarsi immediatamente evitando di innervosirsi troppo perché nel Napoli di Sarri ci si dovrà divertirsi tanto perché solo così si possono raggiungere i risultati importanti. Il toscano vuole creare una macchina perfetta capace di stupire anche a certi livelli dopo aver dettato legge ad Empoli. Per il momento dal punto del lavoro è stato impeccabile, lo dovesse essere anche con i risultati del campo, sarebbe veramente il massimo.

FONTE Salvatore Caiazza per Il Roma

Articolo modificato 20 Lug 2015 - 15:18

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Scritto da
redazione