Un lampo in avvio, al termine di un triangolo con Gabbiadini. Un destro scagliato dai sedici metri e, come ciliegina sulla torta, un tap-in da pochi passi. Un pomeriggio perfetto per Lorenzo Insigne che con la sua tripletta ha ricambiato la fiducia di Sarri. Il tecnico l’ha schierato sulla trequarti, in un ruolo completamente inedito e Lorenzinho ha fatto benissimo. Uno, due, tre: Hat-trick già nel primo tempo, a dimostrazione che in quel ruolo, più vicino alla porta, può fare davvero male.
Le preoccupazioni di Sarri sono svanite, perché Insigne ha figurato benissimo, muovendosi sulla linea dei trequartisti e dialogando spesso con Gabbiadini e Callejòn. Esame superato, in attesa, però, di test più probanti. Risulta quasi singolare il fatto che ad aprire le danze nella nuova era Sarri sia stato proprio Insigne, così invocato proprio dal coach, che aveva già anticipato la scelta di schierarlo come rifinitore. Ma fa riflettere proprio il fatto che sia stato un napoletano ad inaugurare la goleada, un partenopeo simbolo del riscatto.
Era l’uomo più atteso Insigne, che nei 45′ avuti ha disposizione ha davvero stupito tutti, andando ben oltre le aspettative. “Il mister mi sta insegnando molto” – ha dichiarato all’intervallo – “e io sto apprendendo”. Anche Sarri ha avuto parole per lui, al termine dell’incontro: “Lorenzo ha giocato bene” – ha detto – “Vedremo se potrà dare una mano anche quando ci sarà da difendere”. Un invito a non trascurare la fase passiva.
I test contro Feralpi Salò e Nizza saranno due occasioni per rivedere all’opera Insigne sulla trequarti, per capire se ci saranno ulteriori progressi e se Sarri potrà contare su di lui in quel ruolo. Ciò che ha sorpreso è la naturalezza con cui Insigne si è mosso dietro le punte: neppure un movimento impacciato. Certo l’avversario non era particolarmente proibitivo, e proprio per questo andrà valutato ulteriormente.
Nel frattempo, però, Lorenzo si gode gli applausi del pubblico di Dimaro.
Vittorio Perrone