C’era molta curiosità in casa Napoli in vista del test contro l’Anaune Val di Sole. L’amichevole è terminata 8-0 per gli azzurri, ma ad interessare non è tanto il risultato quanto le componenti che hanno influenzato il match. Innanzitutto bisognava capire quanto ci fosse di Maurizio Sarri nel nuovo Napoli. La risposta? Molto. A partire dal modulo, quel 4-3-1-2 che ne ha fatto le fortune ad Empoli.
Ma in particolar modo la mano del tecnico si è vista nella gestione della palla. Uno, massimo due tocchi, a partire da Valdifiori, che ha agito in modo positivo da playmaker. La manovra è stata sempre fluida e veloce, e ogni passaggio era finalizzato ad arrivare in porta. Niente più possesso palla sterile insomma. Pochi tocchi e si arriva in porta.
A Sarri, però, non sono andati giù alcuni errori di troppo. Ci sarà tempo per apprendere, ma nel frattempo non si possono non notare i progressi. La mano di Sarri in questo Napoli è evidente, e ciò non può che far sorridere il mister, malgrado la scarsa qualità degli avversari.
“Siamo una squadra da ottimo palleggio, dobbiamo far girare più velocemente la palla e verticalizzare di più”. Questo, in sintesi, il messaggio di Sarri a fine gara. Molto del lavoro dipenderà dal regista, Valdifiori, che, come detto, ha davvero ben figurato, e dal trequartista: Insigne ha sorpreso tutti con la sua tripletta.
In fase offensiva si sono visti moltissimi scambi rapidi negli ultimi sedici metri, nel primo tempo tra Gabbiadini, Insigne e Callejòn e tra El Kaddouri, Mertens e Bifulco. Tocchi finalizzati a liberare compagni al tiro, in particolar modo il numero 23, che ha tentato la conclusione 8 volte, centrando la porta in due circostanze.
In attesa di test più probanti, il nuovo Napoli sembra già aver capito le intenzioni del proprio allenatore.
Vittorio Perrone
Articolo modificato 22 Lug 2015 - 00:59