Le campagne acquisti – sia invernali che estive – degli ultimi anni hanno regalato alla squadra azzurra ottimi giocatori, con il difetto però di essere poco continui. Se si fa eccezione con Higuain, che non a caso è considerato il vero top player della squadra, l’unico giocatore che ha mantenuto le attese in modo costante è Manolo Gabbiadini. Gabbiadini appartiene ad una elitè molto importante di attaccanti. Lui, infatti, insieme a pochi altri in Serie A è l’unico in grado di cambiare continuamente ruolo e posizione in campo senza mutare le sue prestazioni.
L’ex Samp è arrivato lo scorso gennaio per sopperire al grave infortunio di Insigne. Il suo ruolo, di fatto, doveva essere quello di esterno d’attacco ed invece, da allora, Gabbiadini ha provato tutte le soluzioni: da trequartista a seconda punta fino ad arrivare a fare il centravanti in assenza di Higuain.
Per emergenza, quindi, è stato costretto a muoversi spesso e questo suo saper far tutto si è rivelato la sua miglior qualità. Anche in occasione dell’amichevole di martedì contro l’Anuane, Gabbiadini ha dimostrato di saper conciliare il fiuto del gol – sensazionale da quando veste in azzurro – con una straordinaria intelligenza tattica.
Per questo motivo, forse, tra i giocatori messi in discussione dell’era Benitez, il suo nome non si è proprio fatto. Sarri è oltre ogni modo convinto che Gabbiadini possa diventare non un semplice elemento dell’attacco, ma l’anima vera e propria della fase offensiva. L’arma da affiancare ad Higuain per colpire gli avversari.
L’investimento (ben pagato) di quasi sei mesi fa non si è dimostrato essere inutile. Anzi, in base al rapporto qualità-prezzo, è stato uno dei migliori colpi del Napoli moderno. Basta soltanto pensare che dopo il girone di ritorno, il valore del ragazzo è aumentato e non di poco. Ma gli azzurri di venderlo non vogliono proprio sapere. La duttilità di Gabbiadini sarà il jolly da usare in ogni partita per la prossima stagione.
Articolo modificato 22 Lug 2015 - 22:58