Una ricerca costante tra colpi di scena e accelerazioni repentine. Il rafforzamento del pacchetto difensivo rappresenta un elemento imprescindibile in questo nuovo corso partenopeo. Ad oggi, al netto della partenza di Britos direzione Watford, a margine dell’operazione Allan, la retroguardia partenopea non presenta nessun nome nuovo ad arricchire la falcidiata contraerea che con Benitez ha messo in mostra, a più riprese, limiti e difetti strutturali.
Metodo, ma non solo. La fiducia nei confronti del modus operandi di Maurizio Sarri è ben riposta, ma deve necessariamente essere accompagnato ad un uguale lavoro in sede di mercato. Le difficoltà acuitesi negli ultimi giorni nell’affare Astori hanno irrigidito una linea, quella del d.s Giuntoli, che oltre all’acquisto dell’ex Cagliari prevedeva un ulteriore innesto. Una battuta d’arresto inaspettata, affrontata nel colloquio di questa mattina, nel corso dell’allenamento degli azzurri a Carciato. Un confronto fitto, quello tra tecnico e diesse partenopeo. Quindici minuti circa con cui tirare le fila del futuro prossimo, da Oikonomou a Tonelli, da Maksimovic alla new entry Dragovic, il Napoli è pronto a sferrare l’assalto, decisivo, al centrale richiesto da Sarri.
Edoardo Brancaccio