I due gol subiti avranno fatto indispettire i più scettici, incluso lo stesso Sarri, ma questo neo non ha oscurato i tanti aspetti positivi registrati nel corso di quella che è stata appena la seconda uscita stagionale del Napoli, ieri sera a Trento contro il Feralpi Salò.
Il tecnico toscano si è seduto sulla scottante panchina azzurra da poco più di un mese, ma già dal primo momento, nonostante una diffidenza comprensibile, ha messo in atto una profonda rivoluzione nel modo d’intendere il calcio che sta dando i suoi primi frutti. Si era parlato di rinnovamento anche con l’ex allenatore, lo spagnolo Rafa Benitez. Si era parlato anche di strutture, di giovani, di un calcio basato sul possesso palla, di perfezionismo e di agonismo, di intensità ma il Napoli è poi finito per naufragare in un oceano in tempesta sorto tra il dire ed il fare.
Non si può dire che stia succedendo lo stesso con il toscano, che nelle due prime amichevoli ha già messo in pratica il suo credo, mostrando un calcio per nulla tediante con un gioco divertente e di qualità. La squadra, che è ancora in fase di preparazione, nella partita contro il Feralpi Salò ha incantato nei primi 30 minuti con tocchi rapidi e precisi, interpretando il tiki-taka spagnolo in modo sublime e inchiodando gli avversari nella metà-campo con un pressing asfissiante.
Non solo giocate interessanti ma soprattutto marcature di pregio: gli uomini di mister Sarri, nelle due uscite stagionali, hanno insaccato la palla in rete con gol da artisti, dalle perle di Insigne – che mai ci è parso così ispirato – ai tocchi fini di Mertens e Gabbiadini, passando per la prepotenza di Koulibaly e la spietatezza di De Guzman. Infine spazio ai giovani, con l’inserimento in prima squadra e le occasioni offerte a Luperto, Bifulco e Dezi, piccoli gioielli del vivaio, sinora mai preso realmente in considerazione dai precedenti tecnici partenopei.
La squadra ha mostrato per lunghi tratti un calcio champagne che ha già divertito i tifosi, anche se poi, inevitabilmente, i carichi di lavoro, già pesanti, e lo stato della preparazione atletica non permettono, per ora, una continuità nei 90 minuti. Lo si è visto nel secondo match estivo, in cui anche a causa della pioggia e del terreno pesante, l’impeto degli azzurri ha rallentato, portando alle due reti dalla formazione bresciana che comunque non hanno mai compromesso il risultato.
Un Napoli dunque leggero, che vede nella figura di Maurizio Sarri un mecenate del pallone, protettore e benefattore di poeti ed artisti del calcio moderno in grado di interpretare il suo credo che, si spera, possa portare al raggiungimento di importanti traguardi.
Roberto Conenna
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Articolo modificato 25 Lug 2015 - 15:12