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Il giorno del ritorno: Higuain si riprende il suo Napoli in attesa di nuove risposte sul campo

E’ finalmente arrivato il momento del ritorno. Meno di un’ora fa, Gonzalo Higuain ha spiazzato tutti ed è arrivato anzitempo a Dimaro, per trascorrere con il Napoli gli ultimi giorni di ritiro. Ci lasciammo così, con un rigore che valeva una montagna di milioni di euro spedito alto sulla traversa, in una serata di inizio giugno. Inutile quella doppietta alla Lazio, per acciuffare una qualificazione alla Champions che sembrava alla portata ma che passava necessariamente per quella sfida.

Ci ritroviamo così, con l’ennesimo rigore fallito in una seconda occasione ugualmente importante, o forse più. Una finale di Coppa America con la maglia della propria Nazionale indosso. Quel dischetto maledetto, ancora una volta tra l’attaccante argentino e la felicità. Napoli ed il Napoli lo hanno aspettato dopo tanto parlare e tanto chiacchiericcio, accogliendolo tra abbracci, cori e tanto entusiasmo, quello che merita un fuoriclasse della sua portata, pronto a far ancora la differenza in campo.

Lo volevano lontano, pronto con la valigia in mano dopo qualche fischio ingrato al San Paolo da parte di quei tifosi che conoscono il valore del Pipita e quello che può e deve dare. Attaccante di razza che spesso si è perso nei momenti clou, tra nervosismo e mancanza di serenità o semplicemente un carattere troppo fragile. A far da contorno le immagini rimbalzate da una delle località della movida europea, con un Higuain nervoso, scagliarsi contro un provocatore, reo di essersi preso gioco di lui a suon di battute sui rigori falliti.

Sarri ha aspettato il suo attaccante titolare seppur non abbia disdegnato di mostrare un ottimo attacco con i vari Insigne, Gabbiadini, Mertens e Callejon. Ha già espresso la sua opinione il mister toscano che vorrà un Higuain al centro del progetto azzurro e chiederà una sterzata d’umore per l’attaccante, troppo spesso inquadrato dalle telecamere nervoso con sè, gli arbitri ed i compagni. E’ stato proprio lui tra i primi a salutarlo, con un grande abbraccio ed un sorriso che lasciava trasparire un doveroso “finalmente”.

Napoli si ricongiunge con il suo attaccante, la Pepita d’oro del progetto, l’uomo in più ed il fuoriclasse che sappia spostare gli equilibri delle sfide. Napoli attende a braccia aperte ancora in azzurro il suo giocatore più rappresentativo e ricercato. A te la parola Pipita, fai parlare il campo.

Antonio Picarelli
RIPRODUZIONE RISERVATA
FONTE FOTO Ssc Napoli

Articolo modificato 26 Lug 2015 - 22:51

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