L’allenatore del Napoli Maurizio Sarri ha rilasciato una lunga intervista al settimanale Sportweek, parlando delle prime sensazioni in azzurro, delle richieste di De Laurentiis e degli obiettivi futuri. Ecco gli stralci più importanti raccolti ed evidenziati da SpazioNapoli. “Mio padre è toscano ma ha lavorato 5-6 anni all’Italsider di Bagnoli, dove poi sono nato. Ci siamo poi trasferiti a Firenze ma ormai già tifavo Napoli: ovviamente nella mia classe alle elementari, ero l’unico a tifare per gli azzurri. Il legame con la mia terra natia è sempre stato forte, così come quello con la mia famiglia. Mia moglie e mio figlio hanno le loro attività ma mi verranno a trovare spesso alternandosi. Cosa mi dà fastidio? La fortuna che può cambiare il corso di una partita. E mi incazzo quando sottolineano con fare dispregiativo le mie origini napoletane”.
CON DE LAURENTIIS. “Con il presidente ho un rapporto schietto. E’ una persona vulcanica e può mettere in soggezione ma è leale ed intelligente come pochi. Mi ha chiesto di gettare le basi perché questa squadra abbia un futuro. E di riportarla in Champions perché i soldi dell’Europa che conta sono ossigeno per ogni stagione. Ha scelto me perché voleva una squadra operaia, grintosa, meno faziosa e per me è un grande complimento. Io gli ho chiesto correttezza e schiettezza, farmi sentire come uno di famiglia”.
IL MERCATO. “Sono stato vicino al Milan, è vero. Non mi piace parlare di mercato ma una cosa è certa: voglio sistemare e registrare la fase offensiva del Napoli che ha qualche lacuna. Quella offensiva la possono fare anche da soli, c’è tantissima qualità ed esperienza. Io chiedo solo due cose ai miei calciatori: allenarsi a mille all’ora ed usare il buon senso per fare gruppo”.
I SINGOLI. “Ad Albiol ho fatto notare che sbagliava la postura in campo. Poi mi veniva da ridere perché avevo corretto un calciatore che ha vinto tutto con la Spagna. Insigne invece mi incuriosisce, ha grande talento, grande voglia e può dare ancora tanto. Me stesso? In campo andrò in tuta, poi se il club avrà esigenze diverse me lo dirà e non ci sono problemi. Spero di non cambiare, sarebbe un peccato snaturarmi. So che Napoli per me è una grande opportunità e come tale darò tutto, senza accusare pressioni o nervosismi”.
Articolo modificato 26 Lug 2015 - 23:57