Ha calcato i campi della Scozia per ben sette stagioni vestendo la maglia del Kilmarnock. Un suo gol nel novembre del 2011 ha regalato ai Killie la vittoria ad Ibrox, campo dei Rangers, dopo più di 30 anni. Stagione 2011/2012 che si chiuse con il trionfo in Coppa di Lega ad Hampden Park contro il Celtic.
Nel luglio di quest’anno la decisione di salutare la Scozia e tornare in Italia. Ad accoglierlo il Cittadella per tentare il ritorno immediato in serie B.
Parliamo di Manuel Pascali difensore della squadra granata che oggi è stata avversaria del Napoli nell’ultima amichevole del ritiro a Dimaro. Amichevole conclusasi con il risultato di 5-1 per gli azzurri.
A Manuel chiediamo le sue impressione sulla gara.
Innanzitutto come stai dopo lo scontro con Albiol?
“Sto bene, mi dispiace per Albiol che ha avuto la peggio. A fine gara sono andato negli spogliatoi per vedere come stava e per chiedergli scusa, sono scontri di gioco che ci possono stare anche in amichevole”.
Che impressione ti ha fatto il Napoli?
“Un’ottima impressione. È una squadra molto organizzata che sa quando pressare. Facevamo molto fatica ad uscire palla al piede perché loro venivano a pressare con grinta e determinazione. Il modulo che Mister Sarri sta provando è molto fastidioso perché sia il trequartista che le due punte sono pronte a pressare e a mettere in difficoltà gli avversari. Nonostante i tanti giorni di ritiro e il lavoro atletico nelle gambe li ho visti molto veloci. L’attacco con le tante soluzioni, tra l’altro mancava anche Higuain, è di primissima qualità, così come il centrocampo. Ho sentito che anche in difesa stanno prendendo rinforzi per dare un equilibrio maggiore ad entrambe le fasi di gioco. Ad oggi ti posso dire che l’attacco del Napoli è il migliore della Serie A”.
Gli azzurri che più ti hanno colpito?
“Insigne e Mertens su tutti. Entrambi riescono a ritagliarsi gli spazi giusti anche in pochi metri per poi rendersi pericolosi in fase di conclusione. Lo stesso Gabbiadini è un avversario scomodo che abbina la grande tecnica alla fisicità. Insigne da trequartista può fare il vero salto di qualità. Qualche problema in più potrebbe averlo Callejon con il nuovo modulo visto che era abituato a giocare da ala pura ma lavorando tanto con il Mister può ritagliarsi gli spazi giusti per poi metterlo in difficoltà nelle scelte finali. Penso che la scelta di Sarri sia stata ottima. Alcuni miei compagni di squadra che hanno lavorato in passato con lui me ne hanno parlato molto bene. È un tecnico a cui piace curare ogni minimo dettaglio”.
Dove potrà arrivare il Napoli in questa stagione?
“Penso che possa arrivare tranquillamente tra le prime tre. Sarà fondamentale iniziare bene in campionato in modo da dare fiducia al lavoro di Sarri e far aumentare l’entusiasmo della piazza. Vedo una Serie A molto più competitiva, l’Inter e il Milan si stanno rinforzando a dovere e, soprattutto per la squadra di Mancini, sono finiti gli alibi. La Juve ha voluto cambiare tanto e dovrà dimostrare di essere ancora la più forte. C’è anche la Roma che con i possibili inserimenti di Salah e Dzeko potrà dire la sua”.
Com’è stato il ritorno in Italia?
“Era arrivato il momento di tornare a casa e sono contento di aver preso questa decisione. Mi trovo molto bene con i nuovi compagni e non vedo l’ora di continuare la preparazione per poi affrontare nel migliore dei modi il campionato”.
ROBERTO LONGOBARDI
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