Rafael 6: Bizzotto lo chiama in causa per la prima volta al 40′ con una conclusione da fuori forte ma centrale, con l’estremo difensore verdeoro ad opporsi con un intervento plastico più per lo spettacolo che per la mera pratica. (Dal 46′ Gabriel 6: Può poco sulla conclusione ravvicinata di Coralli, reattivo sull’insidioso mancino di Minesso alla mezz’ora della ripresa.)
Maggio 6: La condizione c’è e sostiene il capitano degli azzurri, che nella prima frazione di gara spinge con costrutto in avanti dispensando equilibrio in fase di non possesso. Abbassa il baricentro nel secondo tempo in maniera ordinata. (Dall’80’ Dezi s.v)
Albiol 6,5: Sblocca il risultato al quinto di gioco con uno stacco di testa a carpire il preciso corner di Valdifiori. Si erge deciso alla guida della retroguardia relegando poco spazio a Paolucci e compagni, lucido nel chiudere gli spazi così come quando è chiamato ad impostare. Reattivo nell’anticipare di testa Pascali rimedia una botta ed è costretto ad uscire alla mezz’ora. (Dal 33′ Henrique 5,5: Le apprensioni garantite dal Cittadella dal suo ingresso in campo sono tutt’altro che eccessive, sul goal di Coralli l’ex centrale del Palmeiras è però palesemente fuori posizione.)
Koulibaly 6: Svolge il suo compito senza particolari sbavature, qualche piccola imprecisione in fase di costruzione. (Dal 70′ Luperto sv)
Ghoulam 5,5: Non dispensa sicurezza sull’out mancino nonostante l’avversario non propriamente eccelso, ed è dalle parti dell’algerino che il Cittadella riesce a portare i maggiori pericoli, i nodi vengono al pettine in occasione del 3-1 di Coralli dove l’ex Saint Etienne manca palesemente i tempi di chiusura, un refrain della scorsa stagione che la cura Sarri non sembra aver cancellato. Meglio, come da copione, in fase di spinta. Ha l’attenuante di essere l’unico azzurro in campo per tutti i novanta minuti di gioco.
Valdifiori 7: Ispira il vantaggio di Albiol con il suo destro preciso. Detta i tempi con cadenza impeccabile, giostrando di prima nel breve o con ampi cambi di gioco. Verticalizza in automatico con continuità, il lob ad imbeccare Insigne per il raddoppio azzurro è il più classico dei biglietti da visita del nuovo regista partenopeo. L’intesa con il talento di Frattamaggiore è già uno dei marchi di fabbrica del nuovo Napoli. (Dal 46′ Jorginho 6,5: Interpreta il ruolo in maniera diversa rispetto a Valdifiori, si limita senza lampi al compitino per circa venti minuti, è però illuminante in occasione del 4-1 quando serve un pallone delizioso in verticale per l’inserimento di Callejon. Cerca spesso la giocata di prima come richiesto dal tecnico.)
Allan 6: Di rado viene preso nel mezzo – qualche mugugno dagli spalti ad un tunnel subito dal brasiliano – fa valere passo e quantità, peculiarità che non mancano al mediano scuola Vasco da Gama. Non sempre impeccabile in fase di costruzione. (Dal 46′ De Guzman 6,5: Le caratteristiche rispetto ad Allan sono differenti, il centrocampista orange è mezzala pura che predilige l’incursione, si presenta subito con un buon tiro a giro dalla lunetta, scorge il varco giusto in occasione del tris azzurro servendo Insigne in maniera precisa.)
David Lopez 6: Gara equilibrata per l’ex Espanyol nel ruolo di interno mancino, tiene la posizione garantendo protezione a Ghoulam, cerca la battuta a rete in un paio d’occasioni. (Dal 46′ Inler 6: Impiegato in un ruolo in cui lo svizzero non è propriamente a suo agio, si disimpegna con ordine cercando il guizzo, senza fortuna.)
Mertens 6: Parte bene con un paio di cambi di passo degni del suo repertorio. Le gambe del folletto belga risentono però degli importanti carichi di lavoro e la brillantezza non è quella che il 14 azzurro solitamente dispensa a profusione. Pochi gli sprazzi, gli strappi a creare scompiglio in avanti, fino alla ghiotta occasione del 5-1 dove batte a colpo sicurissimo l’estremo difensore avversario approfittando di un pasticcio della retroguardia veneta.(Dall’85’ Bifulco sv)
Insigne 7: Danza tra le linee di gioco garantendo costante imprevidibilità sulla trequarti, accorcia in mediana quando richiesto per poi attaccare, o ispirare i compagni, negli ultimi venti metri. L’intesa con Valdifiori in occasione del 2-0 è praticamente perfetta, così come il pallonetto a superare Vaccareggi. Quello con il regista azzurro è un connubio che si ripete a oltranza. Sigilla preciso la sua doppietta personale ad inizio ripresa su assist di De Guzman. Pecca di leggerezza in occasione del goal dei veneti. (Dal 65′ El Kaddouri 6,5: Il ruolo tra le linee è nelle sue corde, freddo a battere Vaccareggi su intuizione di Callejon per il momentaneo 4-1. Sempre insidioso quando parte a testa alta verso la porta avversaria)
Gabbiadini 6: Latitano le occasioni per il numero 23 partenopeo che predilige maggiormente il gioco di sponda a cercare gli inserimenti di Mertens e Insigne. Non ha mai modo di innescare il suo killer instinct sotto rete. (Dal 46′ Callejon 6,5: Interpreta il nuovo ruolo cucito da Sarri con il solito dinamismo e con un’impagabile intelligenza tattica, sontuoso il movimento a servire El Kaddouri in occasione del 4-1, a tratti pecca di eccessiva generosità.)
Sarri 7: Il suo Napoli continua a prendere forma, in conferenza stampa aveva già accennato alla fatica del gruppo dopo l’importante lavoro svolto nel corso del lungo ritiro. Gli azzurri comunque mostrano a sprazzi ottime trame di gioco certificando una conoscenza sempre maggiore del credo del nuovo tecnico. Costante la ricerca della giocata in verticale e la rapidità d’esecuzione nel fraseggio a metà campo. L’intesa tra metodista e trequartista – Valdifiori e Insigne – è già una certezza. Unica pecca la consueta disattenzione difensiva, da smussare in vista di avversari più probanti.
Dai nostri inviati: Edoardo Brancaccio, Vincenzo Balzano ed Emanuele Catone
Articolo modificato 29 Lug 2015 - 23:11