Il terzino dell’Empoli Elseid Hysaj, vicinissimo al trasferimento al Napoli, ha alle spalle una storia incredibile. Quasi per merito del fato infatti, il talentuoso calciatore dell’Empoli è riuscito a vestire la maglia della società toscana grazie ad una serie di miracolose coincidenze.
E’ infatti il 1994 quando, spinto dalla povertà in cui riversa il suo Paese, Gezim Hysaj, padre di Elseid (che all’epoca aveva solo pochi mesi), decide di lasciare Shkoder per cercare fortuna sull’altra sponda dell’Adriatico. Riesce a mettere da parte una piccola fortuna per potersi permettere il “viaggio” su uno di quei scafi barcollanti che portano alle nostre coste e così arriva in Italia con la speranza di trovare lavoro, mettere qualche spicciolo da parte e cambiare la condizione economica della sua famiglia.
Nel nostro Paese riesce ad integrarsi rapidamente, fa praticamente di tutto, qualsiasi piccolo lavoretto che gli possa permettere di sfamare la famiglia, per poi trovare successivamente lavoro come muratore, ma uno scherzo del destino gli regala una grandissima occasione: fa in modo che il padre del futuro laterale dell’Empoli inizi a lavorare come operaio nella casa di Marco Piccioli, procuratore sportivo.
Sono passati 10 anni, è il 2004, Elseid, vive ancora in Albania con la famiglia e gioca a calcio nel Vllaznia. Gezim non perde tempo, propone a Piccioli suo figlio che però avendo solo 10 anni è troppo giovane per un provino, così l’appuntamento è 4 anni dopo, ovvero quando Elsi ha compiuto 14 anni.
E’ il 20 Febbraio 2008, Hysaj senior chiama per il provino Piccioli, che come d’accordo gli concede questa possibilità. Il ragazzo impressiona positivamente, soprattutto gli osservatori della Fiorentina, che però per motivi burocratici non riescono a tesserarlo. Alla fine è l’Empoli ad assicurarselo, inserendolo nel proprio settore giovanile e facendolo debuttare, qualche anno dopo, nel massimo campionato italiano.
Roberto Conenna
Articolo modificato 29 Lug 2015 - 14:27