L’amichevole di Nizza porta in dote a Sarri un bel fardello da caricarsi sul groppone. Il Napoli ha fallito l’antipasto europeo, uscendo sconfitto dall’Allianz Riviera. A preoccupare, però, non è tanto il risultato, ininfluente nelle amichevoli estive, quanto più le amnesie che hanno coinvolto la retroguardia azzurra, protagonista in negativo. Sul banco degli imputati è già salito, ancor prima del via del campionato, Kalidou Koulibaly, reo di aver lasciato Germain libero di battere Rafael.
Il tutto condito dai classici svarioni e le consuete amnesie, cui si aggiunge l’errore di Gabriel sul primo goal dei francesi. Nulla di tutto ciò, però, è da interpretare in chiave negativa. Anzi, per certi versi i tifosi azzurri possono sorridere, o almeno tirare un sospiro di sollievo. Innanzitutto per gli esordi di Chiriches e Hysaj, che potranno dare nuova verve alla difesa, ma che prima dovranno inserirsi negli schemi di Sarri. Il prossimo impegno contro il Porto darà chiarimenti in merito.
L’altro fattore positivo è del tutto “temporale”: è forse un bene che questi limiti siano risaltati già nel precampionato, a venti giorni di distanza dal via ufficiale della stagione. Un campanello d’allarme sarà suonato anche per il tecnico azzurro, il quale in queste settimane avrà modo di lavorare alle contromisure. Dopo gli oltre 70 goal incassati nella scorsa stagione, ci si aspetta tanto dalla cura Sarri. L’ex tecnico dell’Empoli è un maniaco della fase difensiva ed avrà modo di rivedere gli errori commessi nel precampionato per correggerli, anche visionando gli allenamenti grazie al suo drone. In un modo o nell’altro, l’allenatore cresciuto a Figline potrà eliminare ogni scoria e ogni lascito della passata stagione. Il tempo per rimediare, in fondo, non manca.
Vittorio Perrone
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