Solidità e personalità per la difesa azzurra, non lascia spazio agli avversari. Il migliore in campo per SpazioNapoli è…

Le scorie della gara dell’Allianz Riviera da smaltire, insieme al corredo di dilemmi difensivi, tutto nella sfida contro il Porto del basco Lopetegui. Portoghesi a tenere a battesimo il nuovo corso azzurro, proprio come nell’estate del 2013 con il nuovissimo Napoli di Rafa Benitez regolato dalle reti di Ghilas, Lica e dall’infortunio di Federico Fernandez.

Una sfida combattuta quella del do Dragão, dove per una notte gli onori non si ergono per lo strepitoso pacchetto offensivo azzurro, palesemente appesantito da un probante precampionato e ben limitato dalla fase difensiva avversaria. Contro i lusitani, un 11 tutto pressing e possesso palla ai limiti dell’asfissiante, note liete azzurre sono arrivate proprio dalla fase di non possesso. Novanta minuti combattuti in mediana, dove il fioretto di Valdiori ed Hamsik ha scalfito poco e nulla nelle certezze avversarie, importante invece il contributo di Allan, chiamato a portare la croce in una gara che proprio nella zona nevralgica ha assunto contorni ostici. Combattivo, aggressivo al punto giusto, non ancora – ovviamente – al meglio della condizione, ma già in grado di rubare una quantità importante di palloni e di esibirsi in recuperi essenziali. Perfettibile l’apporto in fase di costruzione, con l’attenuante della non eccelsa lucidità, un’ovvietà in questa fase della stagione.

Un pareggio a reti bianche dove le occasioni più ghiotte sono comunque a firma partenopea, con Reina che raramente ha dovuto sporcarsi i guanti con particolare impegno. Merito, questo, della coppia di centrali difensivi. Molto bene Albiol chiamato a dettare i tempi della retroguardia e riuscendoci con disinvoltura. Rarissime le sbavature a corredo di una prestazione all’insegna della concentrazione e della fisicità in marcautra. Un feeling già tangibile con il suo compagno di reparto Chiriches, autore di una prestazione di livello, il migliore in campo della sfida di stasera.

Falcata elegante e mezzi fisici importanti, il Nazionale romeno ha dato solidità al reparto, una sicurezza sui palloni alti, con gli innumerevoli cross di Varela, Tello e compagni ad infrangersi sulla contraerea ex Totthenam. In evidenza l’ottimo passo e la capacità in impostazione, correndo talvolta qualche rischio di troppo. Nella tana dei dragoni la stella del centrale nativo di Bacau lancia segnali importanti in vista della stagione alle porte.

Edoardo Brancaccio

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